TURISMO PER CASO

Turismo a Ravenna: un 2019 senza il botto annunciato. Anzi.

Nessuno stupore, almeno per noi di Ravenna in Comune. Non c’era bisogno di essere profeti ma nemmeno iettatori per accogliere con cautela le autoesaltazioni dell’assessore regionale al turismo in piena campagna elettorale: «Nel 2019 siamo in linea finora con il 2018. Ad oggi siamo ai dati a tutto il mese di novembre 2019. Fra pochi giorni saranno disponibili anche quelli di dicembre e posso già dire che, siccome il Natale è andato molto bene, quest’anno potremmo anche superare il dato del 2018».

Pur prendendo con la dovuta riserva l’equivalenza alti numeri di presenza uguale ottimi risultati turistici (non condividiamo l’assunto che qualità nell’economia del turismo e quantità di presenze sia la stessa cosa), li avevamo giustamente messi in dubbio alla luce dei risultati dei primi undici mesi dell’anno. A fronte di -1,6% nel confronto 2018/2019 (pur relativo al periodo gennaio-novembre), «da dove dovrebbe saltar fuori il superamento a fine anno del dato 2018 proprio non è dato sapere» – commentavamo – «Ma tanto, il numero reale lo scopriremo solo dopo le elezioni regionali».

Ed infatti, passata la festa (le elezioni) e gabbato lo santo (l’elettorato), leggiamo su Ravenna&Dintorni:

«I turisti nel capoluogo in dicembre sono infatti calati del 5,5 percento e i pernottamenti del 2,5 percento. Analizzando tutto il 2019, Ravenna chiude con un leggero calo (attorno all’1 percento) sia negli arrivi (che, ricordiamo, rappresentano il numero dei turisti registrato nelle strutture) che nelle presenze (ossia i pernottamenti, complessivamente 2.718.853 nel 2019). Più nel dettaglio, però, va registrato un nuovo record (aggiornato per il terzo anno consecutivo) per quanto riguarda il numero dei turisti nella città d’arte (264.364, in crescita del 2,8 percento rispetto al 2018), a fronte invece di un calo (-1,1 percento) dei pernottamenti. Che sono in calo anche nel comparto Ravenna Mare, che continua ad attraversare un momento di crisi (-4 percento negli arrivi e -0,9 percento nei pernottamenti nel 2019 rispetto a un 2018 chiuso a sua volta già col segno meno)».

E “il Natale andato molto bene” dell’Assessore uscente (e probabilmente entrante) allora? A Cervia (che evidentemente è quanto basta al cervese Corsini)! Cervia, infatti, in dicembre ha visto crescere del 12 percento i pernottamenti e del 5 percento il numero dei turisti.

Secondo noi, chiedere all’Amministrazione cittadina di aprire un ragionamento sul tema da parte delle opposizioni dovrebbe essere scontato; ancor più un’analisi “non autoassolutoria a prescindere” da parte dell’Amministrazione.

Ciò fermo restando il fatto che, a nostro giudizio, non solo sui “numeri” dovrebbe puntare Ravenna, bensì su proposte turistiche che vadano verso una miglior integrazione tra territori e siano effettivamente sostenibili. Anche questo lo avevamo già detto e scritto: «Un mix di naturalità ricollegato ai lidi e alle potenzialità dei parchi. Quelle invece devastate in questi anni dai disastri documentati nella Valle della Canna e nel Piombone. E poi anche l’integrazione coi fiumi, la costa e l’agricoltura. Di cui invece ci si sta occupando solo per la cimice asiatica e il caporalato. Il cicloturismo, i percorsi enogastronomici (che non sono tutti riconducibili sempre e solo allo street food, alla fiera del cioccolato o alle casine in legno da natale standardizzato). Le pinete, l’agriturismo, ecc. ecc.».

Vogliamo lasciare in fresco lo spumante e dibattere senza preconcetti? Non bisogna perdere tempo: se non lo facciamo subito, altrimenti, la discussione risulterà inevitabilmente viziata dalle prossime scadenze elettorali che, l’anno prossimo, interesseranno anche il nostro comune.

#MassimoManzoli #RavennaInComune #Ravenna #turismo

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Turismo, dicembre deludente per Ravenna, ma la città d’arte registra un nuovo record. I numeri del 2019: in calo anche le presenze di Cervia. Continua il trend positivo di Faenza

Sorgente: turismo: dati istat 2019

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