Se si dà retta all’assessore regionale dei 60 milioni, il cervese che si candida nel collegio ravennate vantandosi di aver raggiunto quasi 60 milioni di presenze turistiche grazie al proprio operato, la nostra Regione è quanto di meglio si possa anche solo immaginare. E per il futuro? Fiocchi e lustrini, ricchi premi, nastri e champagne. «Nel 2019 siamo in linea finora con il 2018. Ad oggi siamo ai dati a tutto il mese di novembre 2019. Fra pochi giorni saranno disponibili anche quelli di dicembre e posso già dire che, siccome il Natale è andato molto bene, quest’anno potremmo anche superare il dato del 2018». Così ha dichiarato.
La nostra idea di turismo è lontana dal solo aspetto numerico, anche se siamo rimasti favorevolmente colpiti (perché negarlo?) da insolite file davanti ai monumenti cosiddetti Unesco della nostra Città. Certo, i detrattori hanno subito fatto notare che, più delle politiche regionali, avevano fatto alcune uscite televisive di successo operate dal divulgatore Alberto Angela. Ma prendiamo su tutto.
Dal nostro punto di vista avremmo puntato di più su offerte integrate e sostenibili. Un mix di naturalità ricollegato ai lidi e alle potenzialità dei parchi. Quelle invece devastate in questi anni dai disastri documentati nella Valle della Canna e nel Piombone. E poi anche l’integrazione coi fiumi, la costa e l’agricoltura. Di cui invece ci si sta occupando solo per la cimice asiatica e il caporalato. Il cicloturismo, i percorsi enogastronomici (che non sono tutti riconducibili sempre e solo allo street food, alla fiera del cioccolato o alle casine in legno da natale standardizzato). Le pinete, l’agriturismo, ecc. ecc. Insomma, i grandi numeri sono importanti ma non sono di per sé una soluzione e possono, a volte, rappresentare un problema.
Ma stiamo al gioco per una volta. Facciamo finta di credere al miracolo della magia dei numeri. C’è veramente? Insomma, come spiegare, allora, guardando ai dati ufficiali diffusi dalla Regione, quel -1,6% nei pernottamenti in provincia tra gennaio-novembre che rappresenta la differenza tra il 2018 e il 2019? Qui la “magia dei numeri” dà un valore assoluto di -104.000! Con il calo, per quanto riguarda gli stranieri, che sfiora l’8%! E che, sempre per il dato stranieri, arriva quasi ad un – 10% a livello comunale. Morale: se va bene il dato tiene, se va male invece c’è un calo sia a livello di pernottamenti che di presenze nei primi 11 mesi dell’anno sia a livello provinciale che a livello comunale. Da dove dovrebbe saltar fuori il superamento a fine anno del dato 2018 proprio non è dato sapere. Ma tanto, il numero reale lo scopriremo solo dopo le elezioni regionali.
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Elezioni 2020. Parla Andrea Corsini, l’Assessore da 60 milioni di presenze, candidato Pd a Ravenna
Sorgente: intervista a Corsini