Non è ravennate Sara “Sarà Fatto” Fattori, ma vive e lavora a Ravenna come fumettista e graphic designer. Ha 28 anni. Annusa i libri prima di leggerli, è vegetariana, gioca con i bambini sfidandoli a chi sogna più forte. Dal 2016 scrive e disegna articoli illustrati e a fumetti per il collettivo Testa Imperfetta.
Ha contribuito insieme ad altri colleghi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna a “Il domani viene da ieri”, Lupetti Editore, ottobre 2015, una raccolta di fumetti e racconti illustrati sul tema della Resistenza sulla linea Gotica, in Emilia. Ha pubblicato in Germania l’audiolibro “Die schwarze Hand der weissen Frau”, Steinbach sprechende Bücher, 2014, e il romanzo illustrato “Xaverna”, Stauffenberg fährt Rad, Knabe Verlag, 2013.
Immigrazione, politica e difesa dei diritti umani sono i suoi temi preferiti. Il 15 dicembre è stata pubblicata sul Corriere di Romagna l’intervista che le ha fatto Barbara Gnisci. Ne riportiamo alcuni passaggi.
«L’anno scorso sono apparse su “Stormi”, il sito di graphic journalism della casa editrice BeccoGiallo, otto tavole che smontavano, uno a uno, i dodici punti dell’accordo dell’Unione Europea sui migranti. Con “Se fossi una migrante” ho cercato di svelare le contraddizioni di una politica che ritengo sempre più disumana. Sono convinta che l’arte debba essere al servizio del sociale. L’arte smuove le viscere, ha la capacità di far empatizzare o, almeno, permette di visualizzare. E da sempre si occupa di politica. Cosa necessaria soprattutto oggi, un’epoca caratterizzata dalla disumanizzazione e dalla cultura della banalità del male.
Sono molto impegnata nel volontariato. Organizzo laboratori per i migranti, faccio parte di Refugees Welcome Italia e ultimamente sto donando le mie vecchie opere ad associazioni che si occupano di accoglienza, come Mediterranea, Saving Humans e la cooperativa Teranga che è attiva a livello locale».
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