Mentre il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale, Daniele Rossi, il Segretario Generale, Paolo Ferrandino e il Direttore Tecnico, Fabio Maletti si trovano sospesi per un anno dalle rispettive funzioni svolte entro l’ente porto, abbiamo provato a mettere assieme qualche numero per provare a capire che valori economici si muovano dentro e fuori il Palazzo di Via Antico Squero nel rapporto tra pubblico e privato.
Crediamo che l’esercizio possa avere qualche utilità dal momento che, stando alle notizie degli ultimi giorni, sarebbe in arrivo il verbale conclusivo dell’ultima conferenza dei servizi, tenutasi lo scorso 18 settembre. Dovrebbe essere l’elemento che mancava per mettere in fila gli ultimi pezzi prima della pubblicazione del bando di gara per l’individuazione del general contractor: una gara da 235 milioni di euro per la realizzazione del progetto approvato dal CIPE il 28 febbraio 2018 che fa gola a molti.
La Berkan B è, o meglio è stata, una nave di 108 metri di lunghezza per 16 di larghezza, nata Yamak nel 1984 e ribattezza prima Nick nel 1994 e poi, appunto, Berkan B nel 1998. Saltando a piè pari le tristi (ma comuni in un porto che da anni vive di carrette del mare) vicende che hanno portato prima al sequestro nel 2010 e poi alla vendita giudiziaria, ci soffermeremo su quest’ultima. Anzi, su queste ultime.
Accertato il valore della nave in 256.800 euro, il tribunale la mise all’asta e l’aggiudicò nel 2014 per 269.800 euro ad una società che, però, in seguitò rinunciò all’acquisto. Ci sono voluti altri due anni per perfezionare una nuova vendita, a fine 2016, per 70.000 euro. Più o meno in concomitanza con la nomina di Rossi a Presidente della neonata AdSP. Da quando nel 2018 sono più o meno fuggiti i proprietari succedutisi nelle operazioni di demolizione, l’Ente si è dovuto sobbarcare diversi oneri, benché abbia sempre contestato la propria competenza rispetto a quella di altri soggetti pubblici, per prima la Capitaneria di Porto. Dai costi per garantirne l’ormeggio in sicurezza, a quelli per le panne di contenimento dei liquami, all’aspirazione di questi, ai quelli dei tecnici volta a volta incaricati per dare una mano, ecc. ecc.
Ci stavamo dietro da quando il Sindaco non aveva risposto alle nostre domande su quando sarebbe stata rimossa. E finalmente sull’Albo Pretorio del portale Amministrazione Trasparente dell’AdSP è uscito il fatidico avviso: “Bando di gara per l’intervento di rimozione e demolizione del relitto della M/N Berkan B. Categoria: Gara d’appalto. Atto del 20-09-2019 (pubblicato dal 26-09-2019 al 25-10-2019)”. Purtroppo il file non si apre, così ce lo siamo andati a prendere direttamente dalla Gazzetta Ufficiale del 25 settembre scorso. L’avviso, che si può leggere QUI, è stato sottoscritto quale responsabile unico del procedimento dal Direttore Tecnico durante il breve scarto di giorni intercorso tra l’annullamento della sospensiva dalle funzioni e la nuova emanazione della sospensiva. Infatti, come riportato dalla stampa, figurava tra la documentazione prodotta durante l’interrogatorio dello stesso ingegnere da parte del GIP il 23 settembre scorso. Le offerte saranno aperte da qui a un mese, il prossimo 29 ottobre.
“L’intervento consiste nel salpamento con adeguato mezzo marittimo del relitto della M/N Berkan B parzialmente affondato o di tronconi di esso, previo taglio mediante utilizzo di cavo diamantato o altra tecnica a “freddo” con l’ausilio di sommozzatori o di mezzi automatizzati, successiva posa su pontone all’uopo predisposto, rimozione delle parti non vincolate, rizzaggio del relitto, bonifica da idrocarburi, accertamento della presenza di rifiuti pericolosi e loro smaltimento, trasporto a rimorchio del pontone col relitto fino al cantiere di demolizione e successiva demolizione. Sono previsti inoltre il presidio, il monitoraggio ambientale e l’aspirazione dei fluidi eventualmente caduti all’interno delle panne per tutta la durata delle operazioni, la bonifica del fondale sotto il relitto dalle parti metalliche ancora presenti dopo la rimozione dello stesso, il dragaggio per la profondità di 1,5 m del fondale dove era presente il relitto e lo smaltimento di quanto estratto”. Tempo di esecuzione: 140 giorni. Il tutto per un importo a base d’asta di euro 9.060.271. Nessun altro relitto sarà rimosso. Capito Sindaco?
Per avere un termine di confronto, si può far riferimento al valore previsto per ricostruire la vecchia banchina realizzata dalla Maraldi poi acquistata dalla Marcegaglia. Figura in un altro bando sempre a firma del Direttore Tecnico di inizio agosto: euro 10.492.563,14.
Dunque, ricapitolando, senza contare i costi economici già sostenuti per panne, ecc. il pubblico dovrebbe riuscire a sbarazzarsi del relitto della Berkan B per 9 milioni di euro. Poco meno del costo di rifare una banchina: uno di quei lavori previsti dal progettone che dovrebbe andare prossimamente a gara. Il privato contava di ottenere un utile dalla vendita dei materiali ricavati dalla demolizione pagando 70.000 euro una nave valutata 250.000 euro quando era integra.
I costi che dovrà sostenere il porto a seguito dell’incertezza che inevitabilmente scaturirà dalla prossima battaglia legale per ottenere da parte di Rossi & co. il venir meno delle misure cautelari (Tribunale del riesame e Cassazione) e la successiva, eventuale, difesa in giudizio qualora l’indagine si concludesse con tale esito, non sono compresi in questo conto, naturalmente. E un altro capitolo dovrà riguardare i costi del commissariamento se il commissario manterrà il punto circa il farsi vedere a Ravenna una volta (massimo due) a settimana, come da lui dichiarato.
La morale sembrerebbe sempre quella. Se al privato riesce di farci i soldi, bene. Altrimenti il conto è la collettività a doverlo pagare!
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Dopo 4 anni venduta all’asta la Berkan-B. Bloccata al porto dall’agosto del 2010 con debiti nei confronti di marinai, banche e agenzie marittime. E’ stata aggiudicata ieri per 269mila e 800 euro a una società con sede alle isole Marshall
Sorgente: la vendita non andata a buon fine nel 2014
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Relitto Berkan B al Piomboni, Ap: «A settembre avvio delle procedure di rimozione»
Sorgente: le vendite del 2016