Ci era sembrato importante riportare nel centro della democrazia locale, il Consiglio Comunale, le vicende che hanno travolto l’alta dirigenza (Segretario Generale e Direttore Tecnico) e la Presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale. Ci interessava soprattutto che si parlasse del tema ambientale o, almeno, di uno dei temi ambientali che interessano quel particolare luogo che oramai in tanti a Ravenna sono in grado di nominare: la Pialassa Piomboni. Si parla del tema del cosiddetto “cimitero delle navi”: sei i relitti (oltre a quello della Berkan B, si contano tre navi russe portarinfuse e due chiatte fluviali) che hanno prodotto o rischiano di produrre sversamenti e danni all’ambiente circostante. Dopo tutto è per questo e non per i continui rinvii nell’attuazione del “progettone” che la sospensione emanata dal GIP ha avuto luogo. E proprio per questo avevamo chiesto al Sindaco (Question Time) di far conoscere con urgenza:
– In quali tempi verrà rimosso il relitto della Berkan B e gli altri relitti,
– Se il Comune di Ravenna intende agire nei confronti di eventuali responsabili di reati ambientali nel proprio territori,
– Se il Comune non ritenga indispensabile sollecitare la Ministra competente affinché il commissario da nominare, in sostituzione degli attuali vertici di AP, abbia tra i propri compiti espliciti proprio la rimozione del Berkan B e risulti comunque non appartenere alle amministrazioni portuali e marittime coinvolte nella presente vicenda.
Al Consiglio di ieri è intervenuto il Sindaco che, dopo la presentazione delle domande di Ravenna in Comune da parte del nostro capogruppo Massimo Manzoli, si è accollato l’onere di rispondere: «Invito tutta la nostra comunità al massimo della prudenza nel giudicare gli atti della Procura e del Tribunale, nel rispetto delle tutele e delle garanzie che sono dovute a chiunque sia oggetto di un procedimento giudiziario. Non siamo davanti a sentenze di condanna o a processi conclusi, in questo senso non mi sembra la sede nella quale l’amministrazione comunale si inserisca all’interno di vicende giudiziarie con atti di costituzione. Seguiremo con grande attenzione quello che accade, stiamo monitorando tutto e siamo parte del tavolo istituito dalla Prefettura per la rimozione del relitto della Berkan B: pochi giorni prima della misura di interdizione avevamo scritto all’Autorità portuale per chiedere informazioni rispetto all’uscita della gara per la rimozione del relitto, e la gara era pronta a uscire. Diversa è la condizione di tanti altri relitti navali presenti nel porto. Il commissario provvederà a portare avanti sicuramente la vicenda della Berkan B, ma anche il progetto di hub portuale; se il progetto ha necessitato di qualche mese in più rispetto al previsto non è stato per voglia di menare il can per l’aia o perché il progetto è stato cambiato, ma perché ha seguito un iter di autorizzazione ambientale (in merito allo svuotamento delle casse di colmata) proprio per rispettare tutte le norme di carattere ambientale. Faccio un in bocca al lupo all’ingegner Ferrecchi, ci sono tutte le condizioni perché o col commissario o col ripristino dei vertici dell’Autorità portuale il progetto possa concludersi positivamente». Così riporta l’intervento un articolo di Chiara Tadini per RavennaToday. Lo stesso articolo ci attribuisce scarsa soddisfazione per le risposte ottenute.
Più che altro, l’insoddisfazione deriva dalle risposte non ottenute:
- Nessuna informazione è stata data sui tempi in cui verrà rimossa la Berkan B e, addirittura, sul fatto stesso che possa aversi rimozione degli altri relitti. In quanto è complicato stabilire come fare, ha detto il Sindaco. Bella forza, se fosse stato semplice non avremmo avuto bisogno di chiederglielo! D’altra parte, ha ammesso che il Comune ha un ruolo nella vicenda, in quanto parte del tavolo aperto presso la Prefettura: non può quindi limitarsi a “seguire con grande attenzione”. Quello lo faremo già noi, può scommetterci!
- Addirittura è stato affermato dal Sindaco che il Consiglio Comunale non sarebbe sede adatta dove discutere di interventi del Comune contro chi si macchia di danni all’ambiente. Al contrario. È proprio davanti al Consiglio e, pertanto, davanti ai rappresentanti della cittadinanza che la Giunta dovrà spiegare i motivi per l’eventuale omissione di un’azione diretta nei confronti delle persone che dovessero risultare colpevoli dei reati ambientali. Anche su questo torneremo a farci sentire.
Infine, se da una parte ci siamo uniti al Sindaco nell’augurare buon lavoro al Commissario, abbiamo ricordato come il problema con il progetto dell’hub portuale, in questi mesi e in questi anni, non sia stato “solo” di un ritardo rispetto alle previsioni (pur macroscopicamente evidente) ma anche del deprecabile atteggiamento di chi ha continuato ad indicare delle date per poi disattenderle, assumendo un comportamento da ballista seriale del tutto irrispettoso nei confronti dei consiglieri e della città.
Sicuramente il Commissario ha bisogno di auguri, visti i tanti appuntamenti che da subito si appressano:
- Ieri, mentre si svolgeva il Consiglio, era a Ravenna in visita la commissione parlamentare di inchiesta,
- Oggi si terrà la conferenza dei servizi per definire l’utilizzabilità della cassa di colmata Nadep e, quindi, il via libera alla messa a gara dell’attuazione del “progettone”,
- Domani (secondo quanto riporta l’edizione speciale di Porto di Ravenna) si dovrebbero svolgere gli interrogatori di garanzia per consentire al Tribunale del riesame di confermare o revocare i provvedimenti di sospensione cautelari per Rossi, Ferrandino e Maletti.
Non sappiamo se il nostro monitoraggio continuo del suo lavoro sarà apprezzato, confermiamo comunque sin d’ora all’ing. Ferrecchi che gli riserveremo la stessa attenzione riservata sino ad ora a quanto fatto (o non fatto) dal dott. Rossi.
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In Consiglio si discute del ‘Cimitero delle navi’, il sindaco: “Il Commissario si occuperà della Berkan B”
Sorgente: il question time di Ravenna in Comune
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Ferrecchi, missione fondali tra tanta preoccupazione
Sorgente: il commissariamento dell’AdSP