“Se non hanno più pane, che mangino brioche”: questa la frase attribuita a Maria Antonietta, pronunciata verso il popolo sofferente.
Nella Ravenna del 2019 abbiamo chi può degnamente sostituire la regina e parliamo dell’assessore Cameliani.
“Le vetrine vuote? Spazi per la promozione!” citiamo da un articolo giornalistico apparso sul quotidiano Il Resto del Carlino del 9 Luglio 2019.
La situazione in cui versa il centro storico e il commercio in generale è assolutamente preoccupante e noi di Ravenna in Comune l’abbiamo più volte evidenziato.
I problemi sono strutturali, riconducibili solo in parte alla congiuntura economica, in atto a livello nazionale, globale.
Così mentre Mauro Mambelli, presidente di Confcommercio Ravenna, chiede che il comune intervenga con proposte in difesa del piccolo commercio, facendo sì che le attività siano aperte e disponibili per turisti e ravennati, l’assessore Cameliani ha un’intuizione geniale: un bando dove il Comune mette a disposizione incentivi per chi “copre” queste vetrine con materiale promozionale della città.
Siamo felici di notare come l’assessore Cameliani abbia così a cuore il commercio!
Un’Amministrazione competente in materia – purtroppo non è così per Ravenna – dovrebbe invece cercare di arricchire l’offerta commerciale, agevolando le aperture di nuove attività nei locali sfitti, disincentivando, con i mezzi a disposizione del Comune, i proprietari dei locali dal chiedere affitti esosi (spesso fuori linea rispetto al mercato).
Un bando così proposto si tradurrebbe invece in un messaggio agghiacciante per gli operatori del settore.
Per il resto dell’intervista si mantiene la stessa linea che ha portato il Comune a modificare il concetto e l’uso che si vuol avere del cuore della nostra città, passare da punto di riferimento amministrativo e commerciale a contenitore di eventi più o meno distribuiti per le vie del centro.
Come Ravenna in Comune, purtroppo, eravamo stati buon profeti quando prospettavamo, con la riqualificazione di Piazza Kennedy, un deciso peggioramento del flusso di visitatori e cittadini.
Portiamo un esempio, indice della svalutazione del centro e delle previsioni errate dell’Amministrazione.
Quando ci si avviava alla chiusura di piazza Kennedy l’assessore al commercio preannunciava una svolta positiva per la vicina via Rasponi (strada di collegamento tra piazza Kennedy e piazza XX settembre).
Una svolta c’è stata, in effetti: in aggiunta alle vetrine già sfitte, ora se ne sono aggiunte altre che lasciano un senso di desolazione e di scarso coinvolgimento agli operatori ancora presenti.
A questo punto, assessore Cameliani, chiudiamo avanzando alcune domande rispetto alle quali, ovviamente, gradiremmo delle risposte:
- Crede che il centro storico possa sopravvivere con la sola organizzazione di eventi e feste che generalmente occupano lo spazio di un weekend e che comunque si collocano principalmente in orario serale?
- Crede che un turista che si vuole godere, oltre alle nostre bellissime opere d’arte, anche una passeggiata, si possa accontentare di vedere vetrine con immagini in cartelloni pubblicitari?
- Crede che la riqualificazione di piazza Kennedy abbia giovato al sistema centro?
- Crede che l’apertura di nuovi insediamenti commerciali della grande distribuzione, possa portare giovamento al commercio cittadino?
In attesa delle auspicate risposte, rimarremo sempre vigili e sempre dalla parte di chi, con impegno passione e senso di responsabilità, decida di mettersi in gioco… nonostante l’Amministrazione!
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