Tutto sta nell’incipit: «Luglio è passato, ma del mega bando dell’Hub portuale ancora non c’è traccia (pubblica). Con ogni probabilità i tempi si allungheranno ancora fino a settembre-ottobre, ad inizio autunno, se non ci saranno altri intoppi». C’è voluto un articolo di qualche giorno fa su Setteserequi per rendere palese a che punto è arrivato il processo di distanziamento da Daniele Rossi da parte dell’attuale maggioranza in Consiglio Comunale. Lo ha fatto nel capitoletto seguente all’incipit intitolato «L’ALLERTA DEL VICESINDACO FUSIGNANI» che così prosegue: «Anche il vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani (Pri), con delega al Porto, è intervenuto nei confronti del presidente di Ap Daniele Rossi, sollecitando la pubblicazione del mega bando». [Setteserequi, Ravenna, progetto Hub portuale, la pubblicazione del mega bando slitta in autunno, 1° agosto 2019]
Come al solito i giornali sono ottimi sismografi nella registrazione delle conclusioni delle lune di miele. Così era stato per Di Marco e così sta avvenendo ora per Rossi. Non è un processo facile da gestire, in quanto l’abbandono di un Presidente dell’Autorità Portuale deve avvenire senza che si ricolleghi ad una precedente scelta, evidentemente sbagliata, da parte di chi l’ha compiuta. Perché Rossi e Di Marco prima di lui (e prima ancora Parrello e ancor prima Di Carlo) sono stati messi alla guida dell’Ente Porto per volontà del PD (o del partito di cui il PD costituisce l’esito della trasformazione). Allora il compito (ingrato), il lavoro sporco, è affidato al partito complice, a quel PRI che esprime il Vicesindaco con delega al porto.
È toccato a Mingozzi con Di Marco: «è doveroso, e lo sarà ancora in futuro se necessario, difendere il presidente Di Marco e il suo ruolo a Ravenna a fronte di offerte provenienti da qualsiasi altra Autorità portuale, perché è un dirigente capace, che lavora esclusivamente per il futuro del nostro scalo a tutti i livelli. Quindi per la qualità e caparbietà dimostrate teniamocelo ben stretto». Si tratta delle dichiarazioni di apprezzamento incondizionato rilasciate nel febbraio 2015, dopo la rottura tra Autorità Portuale e Confindustria (Di Marco/Ottolenghi). [RavennaToday, Porto, Mingozzi replica: “Teniamoci ben stretto Di Marco”, 24 febbraio 2015] A novembre dello stesso anno è Mingozzi a certificare l’addio a Di Marco dopo i tentativi di quest’ultimo di salvare il progetto espropriando Sapir prima e spostando altrove le casse di colmata poi: «Il vicesindaco se la prende con il “modo di giudicare la politica” di Di Marco, “non è corretto e non è neanche accettabile in una realtà come Ravenna. Serve un minimo in più di rispetto”». [Ravennanotizie, Casse di colmata nelle dighe, Di Marco presenta il progetto in Commissione. Mingozzi lo boccia, 6 novembre 2015]
Subentrato Fusignani nel feudo garantito dal PD al Partito Repubblicano, spetta al Vicesindaco congratularsi con Rossi appena nominato presidente Assoporti: «Ci tengo davvero molto – spiega il vicesindaco Eugenio Fusignani – a complimentarmi con Daniele per la nomina. Tale designazione costituisce la giusta valorizzazione della sua altissima professionalità, e allo stesso tempo rappresenta anche un riconoscimento del ruolo del porto di Ravenna, strategico nella rete dei porti italiani ed europei». [RavennaToday, Daniele Rossi è il nuovo presidente di Assoporti, 26 febbraio 2019] E poi sempre Fusignani deve rivestire come ruolo comanda i panni dell’accoltellatore: «Al momento non abbiamo comunicazioni ufficiali riguardo all’uscita del bando – dice Fusignani –. Ma posso immaginare che sarà difficile avvenga entro luglio visto che siamo al 26 e ancora non ci sono annunci in vista. Dopo anni di attesa non fanno molta differenza 15 giorni, però visto che il presidente ha fissato un momento piuttosto preciso mi auguro che non si vada avanti di un mese perché quando si comunica una data con una certa precisione a una distanza piuttosto ravvicinata, poi si rischia di danneggiare la fiducia degli operatori nelle istituzioni». [Ravenna&Dintorni, Il vicesindaco: «Altri ritardi nei dragaggi e si perde la fiducia degli operatori», 26 luglio 2019]
Si è dunque arrivati alla rottura definitiva anche con Rossi? Non ancora. Certo, si è preso atto dell’assoluta inattendibilità del Presidente dell’Ente Porto rispetto alle garanzie fornite circa la pubblicazione del bando. Dall’inizio 2018, promesso originariamente nel maggio successivo al suo insediamento, si è arrivati oggi a sperare di non oltrepassare il 2019. Fanno due anni di ritardo. Considerati un minimo di 6 mesi per giungere all’aggiudicazione e altrettanti perché il vincitore rediga il progetto esecutivo, occorre mettere in conto almeno un anno dalla pubblicazione perché si possa sperare di vedere qualche draga intenta a far altro rispetto ai livellamenti di oggi. Questo significa, evidentemente, che le prossime elezioni regionali verranno affrontate da un Bonaccini che, per quanto riguarda Ravenna, si troverà assolutamente inerme rispetto alle giuste critiche di non aver conseguito per il nostro porto nulla di più dei suoi predecessori. Vedremo quanto questo peserà in una competizione elettorale mai così difficile per il partito al governo della Regione. Si sta però approssimando anche il punto di non ritorno per quanto riguarda le elezioni comunali della primavera 2021. E, prima di allora, per la conferma a fine 2020 della Presidenza Rossi per un nuovo mandato quadriennale. E in questo senso, forse, vanno lette le parole conclusive di Fusignani: «Vanno fatti nomi e cognomi di chi sta prendendo tempo per la sua parte di lavoro. Chiunque è coinvolto in questa procedura deve avere ben chiaro che stiamo parlando di un’opera importante, non del porticciolo di Casal Borsetti, con tutto il rispetto per Casal Borsetti. E qualunque ente coinvolto ha dei dirigenti a cui spetta la responsabilità di fare la propria parte, senza indugiare». [Ravenna&Dintorni, Il vicesindaco: «Altri ritardi nei dragaggi e si perde la fiducia degli operatori», 26 luglio 2019]
Mors tua vita mea! Di fine di carriere di manager nominati dalla politica e di alte dirigenze amministrative a questa contigue, però qui si tratta. Del futuro del porto, ormai tutt’altro che roseo, queste strategie non si occupano. E, infatti, così fotografa l’articolo di Setteserequi nella chiusa: «A quando i primi lavori? Ormai è impossibile immaginare ogni scadenza, vista la situazione che si sta creando». [Setteserequi, Ravenna, progetto Hub portuale, la pubblicazione del mega bando slitta in autunno, 1° agosto 2019]
#MassimoManzoli #RavennaInComune #ravenna #porto #Rossi #Fusignani
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«Luglio è passato, ma del mega bando dell’Hub portuale ancora non c’è traccia (pubblica). Con ogni probabilità i tempi si allungheranno ancora fino a settembre-ottobre, ad inizio autunno, se non ci saranno altri intoppi. […] A quando i primi lavori? Ormai è impossibile immaginare ogni scadenza, vista la situazione che si sta creando»
Sorgente: Ravenna, progetto Hub portuale, la pubblicazione del mega bando slitta in autunno (1° agosto 2019)
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«È doveroso, e lo sarà ancora in futuro se necessario, difendere il presidente Di Marco e il suo ruolo a Ravenna a fronte di offerte provenienti da qualsiasi altra Autorità portuale, perché è un dirigente capace, che lavora esclusivamente per il futuro del nostro scalo a tutti i livelli. Quindi per la qualità e caparbietà dimostrate teniamocelo ben stretto»
Sorgente: Porto, Mingozzi replica: “Teniamoci ben stretto Di Marco” (24 febbraio 2015)
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«Il vicesindaco se la prende con il “modo di giudicare la politica” di Di Marco, “non è corretto e non è neanche accettabile in una realtà come Ravenna. Serve un minimo in più di rispetto”»
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«Ci tengo davvero molto – spiega il vicesindaco Eugenio Fusignani – a complimentarmi con Daniele per la nomina. Tale designazione costituisce la giusta valorizzazione della sua altissima professionalità, e allo stesso tempo rappresenta anche un riconoscimento del ruolo del porto di Ravenna, strategico nella rete dei porti italiani ed europei»
Sorgente: Daniele Rossi è il nuovo presidente di Assoporti (26 febbraio 2019)
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«Al momento non abbiamo comunicazioni ufficiali riguardo all’uscita del bando – dice Fusignani –. Ma posso immaginare che sarà difficile avvenga entro luglio visto che siamo al 26 e ancora non ci sono annunci in vista. Dopo anni di attesa non fanno molta differenza 15 giorni, però visto che il presidente ha fissato un momento piuttosto preciso mi auguro che non si vada avanti di un mese perché quando si comunica una data con una certa precisione a una distanza piuttosto ravvicinata, poi si rischia di danneggiare la fiducia degli operatori nelle istituzioni […] Vanno fatti nomi e cognomi di chi sta prendendo tempo per la sua parte di lavoro. Chiunque è coinvolto in questa procedura deve avere ben chiaro che stiamo parlando di un’opera importante, non del porticciolo di Casal Borsetti, con tutto il rispetto per Casal Borsetti. E qualunque ente coinvolto ha dei dirigenti a cui spetta la responsabilità di fare la propria parte, senza indugiare»
Sorgente: Il vicesindaco: «Altri ritardi nei dragaggi e si perde la fiducia degli operatori» (26 luglio 2019)