Nei giorni scorsi era arrivata anche la manifestazione di solidarietà del consigliere comunale di Ravenna in Comune Massimo Manzoli, in prima linea in città nella lotta alla mafia da tempo con il Gruppo dello Zuccherificio.
«La mafia non esiste e in Emilia-Romagna esiste anche meno – scrive con sarcasmo Manzoli –. Nonostante Reggio Emilia abbia ospitato il più grande processo per mafia del nord Italia. Nonostante a Brescello, in provincia di Reggio Emilia, si sia avuto il primo comune emiliano-romagnolo sciolto per mafia. Così succede, nella nostra Emilia Romagna dove la mafia non esiste, che l’ex sindaco di Brescello, non quello che ha smesso di fare il sindaco perché commissariato, ma suo padre che gli aveva ceduto il posto, quereli chi ne ha messo in scena gli affari con la cosca Grande Aracri. Ossia Ermes Coffrini, avvocato dello studio legale Coffrini padre e figlio, sindaco Pci di Brescello, ha querelato Marco Martinelli, il regista di Ravenna che ha messo in scena Saluti da Brescello. E Va pensiero. E poi quereli anche Marco Belpoliti che quel testo ha pubblicato. E Donato Ungaro che lo ha ispirato. Ed Ermanna Montanari… perché sì, visto che con quel testo non c’entra ma è invece interprete in Va pensiero. E poi tutti i direttori dei teatri che quel testo intendessero mettere in cartellone. Perché quello che interessa è proprio questo: la mafia non esiste, dunque la mafia non può essere messa in scena».
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Libera, la nota associazione anti mafia presieduta da don Luigi Ciotti, esprime solidarietà a Marco Martinelli ed Ermanna Montanari del Teatro delle Albe, querelati per diffamazione aggravata dall’ex sindaco di Brescello Ermes Coffrini.