Una storia di quotidianità che ci racconta di quanto, ancora oggi, le politiche e spesso le persone, siano ancora inadeguate e insufficienti.
E’ positivo che l’assessorato di riferimento abbia preso a cuore la vicenda, molto meno che una madre (o un padre) si siano trovati di fronte a “muri di gomma”.
Conosco la vicenda e sono in contatto costante con la madre da più di qualche settimana e sono naturalmente disponibile a fare qualsiasi cosa affinchè la battaglia particolare possa diventare uno strumento per fare informazione e per arrivare ad avere un ampio sostegno e pratiche innovative all’interno delle scuole in modo che che ogni ragazzo o ragazza possa realmente aver tutti i diritti che la Costituzione garantisce.Massimo Manzoli – Consigliere Comunale Ravenna
Gli insulti alle elementari: “Sei frocio”. La solitudine dei mancati inviti alle feste di compleanno. Ma più di tutto, il disagio di non poter manifestare il proprio sé intimo, la propria identità, quando non corrisponde al sesso biologico assegnato alla nascita. La
Sorgente: Se Luca si sente Giulia. Quando sesso e identità “fanno a pugni”. La storia di una 12enne di Ravenna