Che a Ravenna le patologie respiratorie siano assai diffuse non è una novità. Che fra queste patologie, i tumori polmonari siano tanti, troppi, e in crescita, è un dato allarmante. Che la nostra città e il nostro territorio possano contare su un Servizio Oncologico di altissima qualità, e particolarmente competente in queste patologie, è un fatto importantissimo.
Ma sappiamo bene che i tumori del polmone sono estremamente aggressivi e – nonostante gli indubitabili progressi compiuti dall’oncologia medica degli ultimi decenni – sono in grande parte letali, anche se con sopravvivenze e qualità della vita nettamente più alte rispetto al passato. Il documento che Ravenna in Comune ha presentato su questo tema, e che è stato riportato nel numero scorso del nostro notiziario (oltre che nella stampa locale) rilancia il tema di che cosa possa fare “la politica” in questo campo.
Crediamo sia un tema ineludibile, perché, per quanto l’intervento medico sia altamente adeguato, è noto che sui tumori polmonari (come sulla maggior parte delle problematiche oncologiche) la carta vincente sarebbe una vera, serrata, continuativa e lungimirante opera di prevenzione. Che non vuol dire che l’intervento medico debba passare in secondo ordine. Anzi, esso va ulteriormente potenziato e finanziato. Ma ad esso si devono affiancare un’energia e una determinazione sulla prevenzione molto più forti e molto più convinte, pur nella consapevolezza che i risultati di tale sforzo non sono misurabili nei tempi medio-brevi.
Viene spesso obiettato che interventi più massicci in ambito preventivo avrebbero dei costi molto elevati, e inciderebbero pesantemente sui bilanci. Tralasciando, in queste note, l’affermazione sul valore incommensurabile della vita umana, della salute, e del futuro delle prossime generazioni, e limitandoci a fare un crudo ragionamento sui costi, pensiamo che non ci si possa astenere dal considerare che i costi per la cura e l’assistenza dei malati oncologici sono assai elevati, e in proposito esistono numerosi studi di statistica, epidemiologia, economia e politica sanitaria, che ci dicono quanto sarebbe importante – tramite la prevenzione – far calare il numero degli ammalati anche con l’obiettivo di un futuro risparmio.
Sempre per proseguire con il ragionamento che ci eravamo posti nel nostro documento di qualche giorno fa “che cosa può fare il Comune?”, a nostro avviso potrebbe, subito, e sostanzialmente a costo zero, farsi promotore di un rapporto organico e non puramente rituale fra tutti i soggetti interessati al tema, per creare una task force sulla prevenzione dei tumori delle vie respiratorie, con il compito di individuare i principali punti critici del problema e proporre tutti i possibili interventi.
[nella foto: rilascio dei fumi in atmosfera da parte del forno inceneritore dei rifiuti gestito da Hera in via Baiona]
#MassimoManzoli #PippoTadolini#RavennaInComune #ravenna #tumori