Programmare la Propria Sicurezza

Quando nel 2016 Ravenna in Comune si è presentata al voto, lo ha fatto come lista di cittadinanza consapevole che il tema della sicurezza dei propri concittadini era un problema serio da affrontare da parte di una forza politica che si proclamava di sinistra. Troppo serio per permettere che rimanesse uno slogan di una destra interessata più a sbandierarlo che gestirlo. Ne eravamo a talmente convinti da metterlo al punto 5 del nostro programma. Ne siamo ancora più convinti oggi da riproporlo di seguito ai dati sull’esplosione di furti nelle abitazioni e negli esercizi commerciali diffusi nei giorni scorsi.

Dal programma di Ravenna In Comune al Punto 5 Sicurezza

Il tema della sicurezza è sempre più discusso all’interno della comunità ravennate e spesso viene cavalcato da alcune forze politiche per sfruttarlo a proprio favore.
Ravenna In Comune riconosce che la questione debba essere presa in seria considerazione, senza trasformarla in mero opportunismo politico. È nostra convinzione infatti che la percezione di questo malessere sia assimilata dalla popolazione attraverso una generale mancanza di conoscenza della comunità e del territorio e filtrata da mezzi di informazione sensazionalistici, che spingono ad attribuire nei confronti di talune tipologie sociali la causa di tale malessere.
La consistente attività di furti che si registra soprattutto nel forese e la relativa mancanza di forze di ordine pubblico ha portato alla nascita di gruppi autonomi, in certi casi infiltrati da quelle forze politiche che vogliono cavalcare l’onda della paura di cittadini intenzionati a svolgere quel ruolo di difesa e salvaguardia di cui sentono la mancanza.
Pur approvando l’esperienza di autogestione del territorio, Ravenna In Comune ritiene che queste forme di vigilanza contengano il rischio di una maggiore frantumazione del già delicato equilibrio presente nel nostro tessuto sociale. Si ritiene quindi che tali gruppi debbano agire all’interno di un percorso partecipato da tutta la comunità, organizzati con la mediazione dei nuovi comitati di gestione territoriale che la nostra lista vuole istituire al posto degli obsoleti consigli territoriali e che tale percorso possa diventare uno strumento di reale aggregazione, comprendendo quindi anche la componente di recente insediamento come i cittadini stranieri.
Riteniamo che uno dei modi per aumentare il grado di sicurezza degli abitanti di un territorio sia quello di rinforzare il senso di conoscenza e di coesione tra gli appartenenti a quella determinata comunità, creando ad esempio l’opportunità di incontrarsi attraverso spazi o attività comuni nelle quali sperimentare un’autentica formazione di corpo sociale in grado di rispondere alle complesse esigenze della modernità.
Dall’altro lato è necessario impegnare in maniera maggiore le forze della Polizia municipale nel pattugliamento del territorio, garantendo una pattuglia h24 per ogni circoscrizione del forese coordinata con le altre forze dell’ordine, per esercitare quel ruolo di deterrenza che può servire a scoraggiare i furti nelle abitazioni. Parallelamente l’azione politica dovrà essere concentrata nel fare pressioni nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. A Ravenna non devono più ripetersi gli errori del passato, quando si è operata una pericolosa sovrapposizione fra sicurezza e immigrazione. Le Statistiche ci dimostrano che la grande maggioranza dei migranti non ha nulla a che fare con problemi di sicurezza.

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