Terremoto permettendo, oggi pomeriggio, in Consiglio Comunale, il Sindaco è chiamato a rispondere alla nostra pressante domanda: perché ricascare sempre nel solito errore di dire che va tutto bene, anche quando ci sono dei problemi? Non è meglio pensare prima a come superare gli eventuali ostacoli che perdere anni ripartendo ogni volta da capo? Più esplicitamente: se l’Autorità Portuale afferma di avere le risorse economiche per portare avanti il progettone anche se dovesse perdere i finanziamenti statali… da dove le tira fuori?
Al Sindaco del Comune di Ravenna
Question Time:
SE L’AUTORITÀ PORTUALE VIENE CONSIDERATA “IMPRESA COMMERCIALE” DALLA COMMISSIONE EUROPEA CI SONO I SOLDI PER IL PROGETTONE?
Premesso che
- Il giorno 08/01/2019 si è appreso dalla Stampa che la Commissione Europea ha deciso che l’Autorità Portuale di Ravenna (al pari degli altri enti porto) svolge attività identica a quella di qualunque operatore economico e, pertanto, le eventuali agevolazioni riconosciutele dallo Stato devono essere considerate un aiuto incompatibile con le norme europee. Uniche eccezioni: sicurezza e controllo del traffico marittimo o sorveglianza antinquinamento. Sono invece da considerarsi attività economiche quelle che implicano lo sfruttamento commerciale delle banchine portuali attraverso la concessione delle stesse
- La Commissione stessa ha fissato al 1° gennaio del prossimo anno il termine ultimo per conformarsi alla decisione.
- Il viceministro leghista con delega alla vigilanza sulle autorità portuali, Edoardo Rixi, ha immediatamente riconosciuto che queste osservazioni, allo stato attuale “significherebbero una limitazione gravissima nel piano degli investimenti infrastrutturali del nostro Paese” impegnandosi ad un dialogo con Bruxelles anche sul fronte di una “revisione del ruolo delle Autorità di sistema portuale e quindi della legge Delrio”. Del resto, lo stesso viceministro, presentendo una tale decisione, aveva anticipato il mese scorso (in un convegno a Livorno) che “se la Commissione Europea dovesse alla fine emettere il verdetto e considerare le Autorità Portuali come imprese esercenti attività economiche, ci troveremmo nella condizione di non poter più finanziare le Autorità Portuali”
Ricordato che
- il progetto prevede, oltre all’escavo dei fondali, la realizzazione di un chilometro di nuove banchine e il rifacimento di molte di quelle esistenti, tutte da gestire in regime di concessione ed è così finanziato: 120 milioni di euro di prestito, 60 milioni dallo Stato e 55 milioni di risorse dell’Ente.
Considerato che
- Non siamo in grado di sapere già oggi quali profonde conseguenze arrecherà la decisione UE né quali saranno le contromisure governative (è noto che Rixi è un fautore della trasformazione delle Autorità Portuali in Società per Azioni),
Preso atto che
- Entro fine anno è il termine ultimo entro il quale sia Sindaco sia Presidente dell’Autorità Portuale hanno confermato l’inizio dei lavori del progettone Hub Portuale,
- Poco prima delle festività natalizie, il Presidente dell’Autorità Portuale, Daniele Rossi, aveva dichiarato che “l’Autorità di Sistema Portuale dispone di risorse tali da poter far fronte comunque alla realizzazione del Progetto Hub Portuale Ravenna. Ammesso e non concesso che la bocciatura dell’UE arrivi, e in questo caso ovviamente la situazione sarebbe più complessa, l’Autorità di Sistema garantisce che il progetto va avanti”
- Tali dichiarazioni non hanno totalmente tranquillizzato i lavoratori e gli operatori del settori mancando chiarezza su quali risorse e coperture saranno utilizzate per concludere il progettone nel caso la decisione UE venga confermata
Chiede al Sindaco e alla Giunta
- Se è a conoscenza dei possibili sviluppi che possono portare a problematiche economiche dal prossimo anno, ma che vanno affrontate nel minor tempo possibile per prevedere, fin da subito, soluzioni immediate per avere la garanzia che il progetto Hub Portuale venga iniziato e terminato,
- se il finanziamento (mutuo) BEI di 120 milioni di euro, indispensabile per la realizzazione del progetto, è subordinato o meno al finanziamento approvato dal CIPE di 60 milioni di euro,
- se è a conoscenza del fatto che l’Autorità Portuale disponga già oggi di risorse proprie pari a complessivi 115 milioni di euro, ovvero se oltre ai 55 milioni di euro già previsti, abbia già individuato nel proprio bilancio le risorse necessarie a coprire i 60 milioni di euro eventualmente mancanti”
Massimo Manzoli
Capogruppo Ravenna in Comune