Ma C’è Abbondanza Di Domande
Oltre a quelle sulla “secca” ci sono diverse altre domande a cui l’Autorità Portuale sarebbe indispensabile rispondesse. Riguardano “i misteri”, quelli sì abbondanti in Pialassa. Dal lungo elenco ne estraiamo tre:
- I lavori che l’Autorità Portuale ha commissionato, riguardando la porzione della Pialassa a destinazione non portuale, sono ovviamente al di fuori delle aree sulle quali l’Ente esercita le proprie competenze portuali. Infatti sono esterne alla porzione di territorio disciplinata dal piano regolatore portuale. A collaudo dei lavori intervenuti, chi gestirà l’area “rinaturalizzata” e curerà le manutenzioni necessarie al regolare funzionamento del complesso sistema idraulico e, comunque, di tutto lo specchio acqueo?
- La restante parte della Pialassa a destinazione portuale è esclusa dal progetto Hub approvato dal CIPE. Il Presidente Rossi ha sempre sostenuto che, fatta eccezione per le minime attività di livellamento dei fondali che già oggi si svolgono, le manutenzioni del Canale Candiano richiedenti l’estrazione di sedimenti potranno essere svolte solo nell’ambito della realizzazione del progetto Hub. Dunque, come verranno svolte le manutenzioni della Pialassa estranea al progetto Hub? È previsto anche per il futuro il deposito di sedimenti estratti dal canale Piombone nell’area “rinaturalizzata” come avvenuto per la realizzazione delle barene?
- Nell’area “rinaturalizzata” insistono moltissimi capanni. Non risulta che per alcuno di essi sia stata rilasciata concessione per l’occupazione del Demanio, nonostante la proprietà statale dell’area. Dunque potrebbero esservi dei profili di irregolarità riguardanti i manufatti, quanto meno sotto questo aspetto. Qual è il soggetto competente al rilascio di questi titoli o della loro regolarizzazione? Se tale soggetto è l’Autorità Portuale, cosa intende fare in proposito a conclusione dei lavori di “rinaturalizzazione”?
RavennaWeb