Di: Massimo Manzoli – consigliere comunale di Ravenna in Comune
Finalmente, dopo una settimana di incontri, trattative, picchetto, ieri sera è arrivato l’accordo.
I 31 lavoratori che non avevano accettato le condizioni di CoFaRi verranno assunti direttamente da La Cisa con contratto a tempo indeterminato e livelli di inquadramento congrui.
Resta, però, il problema.
Quello che è avvenuto in questi giorni non è un caso sporadico ma è la punta di un iceberg che racconta di quello che è il reale sistema all’interno di Marcegaglia e di altre aziende nel porto ravennate.
Un sistema che negli anni ha scientificamente portato i grandi appaltanti a scaricare le responsabilità di impresa sulle spalle dei lavoratori, che ha permesso la realizzazione di un sistema di appalti e sub-appalti con l’unico scopo di massimizzare i profitti andando a togliere fette di diritti dai contratti di chi lavora, un sistema che porta a creare lavoratori con identiche mansioni (che spesso lavorano fianco a fianco) ma con inquadramenti contrattuali completamente differenti.
In un sistema di questo tipo proliferano cooperative spurie e finte cooperative, contratti al limite della legalità, e si corre il rischio di avere un grande ricambio e turnazioni di lavoratori in mansioni dove è l’esperienza e la formazione a garantire standard di sicurezza elevati.
E’ stata vinta una battaglia.
Ora a chi fa politica, come noi, tocca il compito di continuare a lavorare affinchè questo sistema venga smantellato il prima possibile.