Raffaella Sutter : trasparenza nelle scelte – consiglio comunale del 15 novembre

Nel consiglio comunale dell’15/11/2016 sono state discusse e votate tre delibere (oltre a diverse interrogazioni ed o.d.g.).

1. APPROVAZIONE QUARTA VARIAZIONE AL
BILANCIO DI PREVISIONE 2016 2018 E AL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2016 DELLA ISTITUZIONE MUSEO D’ARTE
DELLA CITTA’ (ASSESSORA ELSA GIUSEPPINA SIGNORINO)

Su questa delibera mi sono astenuta ; per esprimere un giudizio più complessivo attendo una commissione in cui si discuta complessivamente gestione e programmazione del Museo d’Arte della Città; in Consiglio sono già stati portate diverse delibere di variazione di bilancio dalle quali però non è desumibile una chiara linea programmatoria.

2. BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018:VARIAZIONI E VERIFICA DEFINITIVA DEGLI EQUILIBRI GENERALI (ASSESSORA VALENTINA MORIGI)

Su questa delibera ho espresso voto contrario perché , pur rilevandone la formale correttezza tecnica, l’assestamento finale del bilancio, così come la sua approvazione, è uno degli atti più politicamente rilevanti espressi dalla Giunta e definisce la politica dell’Amministrazione Comunale, su cui come Ravenna in Comune abbiamo avanzato proposte politicamente molto diverse.
I dati più rilevanti delle variazioni riguardano: riconoscimento da parte dello Stato del gettito IMU relativo agli imbullonati per € 1.380.000 a seguito delle legge di stabilità 2016; recupero straordinario di risorse derivanti dall’attività di accertamento per evasione fiscale per € 360.000; calo delle previsioni delle sanzioni amministrative, pari a circa
€ 600.000; minori entrate da rette scolastiche € 180.000 (spiegata come legata alla diminuzione demografica); €445.000 per risorse aggiuntive destinate alla cura del verde; €160.000 per sicurezza e manutenzione ordinaria degli edifici; piano neve
€. 250.000.
Emergono già alcuni punti critici che come Ravenna in Comune proporremo in previsione del prossimi bilancio di previsione per il 2017: relativamente agli imbullonati (piattaforme ENI) la questione dell’IMU pregresso dovuto e non riscosso (ma è stato richiesto?); relativamente alla riduzione dei frequentanti nidi e scuole dell’infanzia la questione del permanere della convenzione con la FISM.

3. APPROVAZIONE LINEE DI INDIRIZZO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ACCOGLIENZA DI CITTADINI STRANIERI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE E GESTIONE DEI SERVIZI CONNESSI. VARIAZIONE DI BILANCIO. (ASSESSORA VALENTINA MORIGI)
Su questa delibera ho espresso voto favorevole come già preannunciato in commissione consiliare, apprezzando anche che dopo la commissione consiliare del 27 ottobre è stato introdotto in delibera l’impegno di relazionare alla competente commissione consiliare preventivamente relativamente ai criteri di affidamento e di controllo e poi semestralmente sull’ andamento dei servizi. Nel mio intervento ho sottolineato l’importanza della gestione comunale e non prefettizia dell’accoglienza perché:
-il Comune di Ravenna era rimasto l’unico a livello provinciale a non gestire direttamente l’accoglienza
-il Comune di Ravenna ha una lunga esperienza di gestione dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e la gestione comunale è un a passo che facilita la transizione della prima accoglienza verso lo Sprar ed un aumento dei posti Sprar
– farsi carico direttamente delle procedure volte all’ individuazione dei siti di accoglienza destinati ai richiedenti protezione internazionale consente di distribuire in modo omogeneo sul territorio le persone accolte e favorire la massima integrazione fra i cittadini residenti e i profughi
Ho espresso però anche alcune preoccupazioni e avanzato alcuni suggerimenti. Innanzitutto poiché la cifra prevista per la gestione triennale degli interventi è di euro 5.500.000,00, sarà necessaria una gara europea e potrebbe quindi essere opportuno “spacchettare” gli interventi , suddividendo le funzioni; inoltre è assolutamente necessario prevedere bandi per l’affidamento del servizio che privilegino la qualità piuttosto che il prezzo.
E’ assolutamente necessario non attenersi , nel bando di affidamento dei servizi, semplicemente alle linee guida indicate dalla convenzione con la Prefettura ,che sono standard a livello nazionale, ma aggiungere elementi qualitativi in particolare relativi alla mediazione culturale, all’ apprendimento della lingua, alla formazione; in caso contrario il Comune svolgerebbe semplicemente una funzione sub-appaltante della Prefettura, senza incidere sulla qualità della gestione.
Inoltre è necessario introdurre un sistema di controlli sulla gestione non solo contabile e quantitativo, ma qualitativo e quindi attenersi maggiormente alla filiera dei controllo prevista dallo Sprar piuttosto che a quella oggi posta in atto dalla Prefettura.
Ho votato a favore anche sull’o.d.g. presentato dalla consigliera del PD Lina Taddei attinente la medesima materia, con cui si sollecita il Governo su alcuni punti: – far sì che il modello di accoglienza dello Sprar ( che prevede l’erogazione di una serie di servizi finalizzati all’inclusione dei richiedenti protezione, come corsi di lingua, tutela psico-socio-sanitaria, mediazione culturale, corsi di formazione etc.., con relativa rendicontazione economica) diventi il modello ordinario affinché le persone accolte non vengano lasciate a stesse e la comunità ospitante “soffra” il minor disagio e benefici di progetti per l’autonomia delle persone e non di mero assistenzialismo delle stesse, onde evitare anche fenomeni di mala gestio ; far rientrare anche i richiedenti che giungono via terra nel meccanismo ufficiale di accoglienza per evitare che i territori ed il tessuto sociale si facciano carico della primissima accoglienza; giungere ad una legge organica in materia di asilo politico; sollecitare le istituzioni europee d una politica comune che non lasci soli i singoli Stati.

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