Nel consiglio comunale dell’11 ottobre è stata approvata la delibera:
- “Costituzione dell’Agenzia mobilità romagnola in forma di società a responsabilità limitata consortile (A.M.R. S.R.L. CONSORTILE) attraverso la scissione parziale e proporzionale delle società “ATR –SOCIETA’ CONSORTILE A RESPONSABILITA’ LIMITATA” e “AGENZIA MOBILITA’ PROVINCIA DI RIMINI – AM S.R.L. CONSORTILE” a favore della società già esistente “AMBRA – AGENZIA PER LA MOBILITA’ DEL BACINO DI RAVENNA S.R.L.”
Il mio è stato un voto di astensione. La delibera era già stata discussa in commissione consiliare di cui riporto una parte di verbale per far capire di cosa si tratta.
“…è l’assessore Roberto Fagnani a precisare come si tratti un percorso unitario, volto a costituire l’Agenzia Unica della Mobilità Romagnola, portato avanti dal 2009 dalle Province di Ravenna, Cesena, Rimini, Forlì recependo le linee di indirizzo regionali, a loro volta ispirate alla normativa nazionale.
Un percorso complesso, articolato, che si è rivelato più lungo rispetto a quanto previsto, che “ci” vede primi, tra l’altro, nella realizzazione di tale Agenzia.
Oggi il tema del trasporto pubblico va inquadrato in un’ottica più ampia, con un numero sempre crescente di cittadini che, per motivi di studio e/o di lavoro, si spostano da una Provincia all’altra e un ente unico, con un unico coordinamento, può utilmente offrire garanzie migliori e una risposta efficace alle esigenze dell’utenza.
L’operazione si rivela opportuna pure per instaurare più snelli rapporti, in materia, con la Regione, nonché in vista delle gare.
Non va dimenticata, poi, la creazione della Città Metropolitana, priorità della riforma del sistema di governo regionale, e la dimensione unitaria romagnola permetterà un adeguato equilibrio nel relazionarsi con la Città Metropolitana stessa, nonché il raggruppamento di un “peso” significativo a livello di dialogo nel tavolo regionale, sia in termini di risorse che di servizi ai cittadini.
Si elaborano, sottolinea Pier Domenico Laghi, Amministratore unico di AMBRA, dal punto di vista formale, trasformazioni societarie, non vengono costituite nuove società: in particolare, la scelta è stata di giungere all’Agenzia Unica Romagnola attraverso l’incorporazione di due rami d’azienda scorporati dalle Agenzie di Forlì e Rimini all’interno di AMBRA.
E questo poiché il modello da sviluppare appariva assai simile a quello dell’agenzia “leggera” sperimentato, dal 2005 ad oggi, nell’ambito della provincia di Ravenna.
Dapprima, pertanto, a Rimini si è provveduto allo scorporo del ramo d’azienda Tpl da quella che era l’Agenzia della Mobilità di Rimini, quindi un analogo provvedimento ha avuto luogo a Forlì e ora l’ulteriore conclusivo passo interessa il territorio ravennate con l’incorporazione delle altre due agenzie sul nostro modello.
Il nuovo modello, aggiunge Laghi, prevede, in buona sostanza, la partecipazione di tutti i Comuni dei tre attuali bacini provinciali nell’ambito dell’Agenzia Unica, come definito dalla delibera regionale di “area ottimale di governo per il Tpl”;l’Agenzia nuova risulta un’agenzia “pura”, orientata direttamente, cioè, soltanto alla gestione delle funzioni contemplate dalla legge regionale a proposito di trasporto pubblico locale, residuando tutte le restanti competenze in carico alle “parti” di azienda che rimangono “su quei territori”.
Agenzia leggera sia per quanto concerne la struttura organizzativa ( personale non superiore alle 21 unità nella fase iniziale), che il patrimonio, poiché ogni asset necessario al funzionamento del Tpl sarà organizzato come già nell’Agenzia della Provincia di Ravenna; l’Agenzia, in altre parole, non è proprietaria di beni immobiliari, ma ne acquisisce la disponibilità mediante le finanziarie degli enti locali, riversandolo, successivamente, come da obblighi di legge,” nei confronti del gestore, per quanto necessario”.
Il progetto di scissione parziale e proporzionale vede i rapporti definiti sulla base del concorso finanziario degli enti e il peso della governance nella nuova agenzia risulta pari al 31 per il territorio di Ravenna, 38 per Forlì e Cesena, 31 per il bacino di Rimini.
Da rimarcare, infine, che il patrimonio netto di AMBRA costituisce la base per l’apporto di capitale da parte delle altre due agenzie e si è ritenuto di mantenere per la nuova società il capitale sociale a quota 100.000 euro, come già per AMBRA.
Da Raffaella Sutter giungono un paio di sollecitazioni:
a) quali le funzioni che restano ai rami di azienda che non confluiscono nella nuova agenzia?;
b) ci si aspetta una razionalizzazione della mobilità nel territorio romagnolo? e se “sì”, di quale tipo?”
Pur condividendo la necessità di un’agenzia unica della mobilità per la Romagna che possa programmare complessivamente i trasporti , ho diverse perplessità dovute al fatto che mentre Forlì, Cesena e Rimini hanno mantenuto comunque una parte dei rami di azienda e del patrimonio, Ravenna aveva già delegato tramite la Holding ad Ambra l’intera gestione della mobilità e ceduto il patrimonio. Inoltre Rimini mantiene la programmazione e gestione del trasporto costiero che penso ebbe stato importante invece unificare.
Mi è sembrato un insieme complesso di “scatole cinesi”.