Di: Filippo Cicognani – Candidato consigliere per Ravenna in Comune.
Il balletto di dichiarazioni che si è venuto a creare in seguito alla novità del P.U.M.S. (piano urbano mobilità sostenibile) esplicita in modo eloquente l’atteggiamento che l’attuale amministrazione ha sempre avuto nei confronti di un quartiere importante come il nostro centro storico: contraddittorio e senza approccio strategico per la valorizzazione di quello che dovrebbe essere uno dei principali snodi dell’economia ravennate.
In questo senso, prendere ad esempio ciò che è successo per piazza Kennedy è fin troppo semplice. Tra dichiarazioni, progetti di giunta e levate di scudi da parte dell’alleato più importante dell’attuale amministrazione (n.d.r. il P.r.i ) si è finito solo per distrarre l’opinione pubblica sul’avanzamento progettuale e l’inizio dei lavori. Il centro storico, però, necessita e merita di meglio.
Una passeggiata per le vie più importanti permette a chiunque di osservare come anche la situazione commerciale del centro stia subendo, non solo l’effetto di una crisi devastante, ma soprattutto l’effetto di scelte politiche e di indirizzi che hanno portato nel tempo a rendere più difficile fruire di uno spazio molto importante per la città.
Uno tra i punti principali del programma di Ravenna in Comune è proprio quello di porre fine al progressivo allontanamento dei cittadini dal centro storico della propria città. Per far ciò, rimanendo in tema di mobilità, tra le nostre proposte vi è quella di inserire nuove tratte di mezzi pubblici che, con un sistema di linee veloci, frequenti ed elettriche, colleghino i parcheggi finora poco utilizzati durante la giornata (ad esempio il parcheggio del pala de andré, oppure il parcheggio del cinema city…etc..) con i punti nevralgici del centro cittadino come ad esempio piazza Garibaldi.
Questo porrebbe un primo importante rimedio alla mobilità in centro, limitando l’emergenza dei posti auto, creando mobilità sostenibile e dando la possibilità a cittadini e turisti di usufruire di un parcheggio gratuito e di un servizio di trasporto pubblico efficiente e puntuale.
Per Ravenna in Comune gli spazi del centro storico devono trovare maggior utilizzo, non limitando l’utilizzo delle piazze e delle vie più importanti, solo ed esclusivamente per accogliere eventi concentrati in un fine settimana. Piazza del Popolo e le zone limitrofe debbono tornare ad esser anche centro amministrativo, oltre che turistico. Per questo, ove possibile, Ravenna in Comune si batterà per riportare dentro alle mura, i principali servizi al cittadino.
Di fondamentale importanza è, inoltre, che il centro storico torni ad esser il punto di riferimento per le attività lavorative anche di tutti quei professionisti che hanno abbandonato la parte centrale della città. Sempre in relazione a questo tema, è imprescindibile la ricerca di meccanismi di sgravio sui tributi locali, mettendo a disposizione incentivi a fondo perduto non solo per i giovani che decidono di avviare nuove Start-Up, ma soprattutto per l’apertura di nuovi negozi e centri d’acquisto che estendano, non solo il numero di attività commerciali, ma anche la varietà merceologica
La città ha fin troppi centri commerciali che strangolano la possibilità di creare nuove forme di imprenditoria. E’ per questo che pensiamo si debba mettere un argine al consumo indiscriminato di suolo. Ribadiremo in ogni sede, la nostra contrarietà a qualsiasi ampliamento o progetto di nuove forme di centri commerciali. Per Ravenna in Comune, l’unico centro commerciale “naturale” che necessita di essere rinvigorito è il nostro centro storico. Proprio per questo il comune deve svolgere una funzione di stimolo e pungolo per le associazioni di categoria, in modo da ricercare tra i propri associati idee sempre nuove, e avere costantemente un feedback sulle azioni intraprese.
Il rapporto con le associazioni è per Ravenna in Comune fattore imprescindibile di sviluppo e crescita, non solo per quanto riguarda il commercio, ma per l’intero “sistema città”.
Ultima valutazione, non meno importante delle precedenti, è il recupero dei tanti (troppi) edifici chiusi e abbandonati al loro destino. Una città, con monumenti patrimonio dell’umanità, non può permettersi situazioni di degrado e di abbandono proprio nel cuore delle sue strutture più di valore.
Per questo, palazzi come l’ex anagrafe, l’ex sede della Telecom in Via Rasponi e l’ex macello, debbono ritrovare nuova vita e nuovo splendore. Nelle strutture sopraindicate possono inserirsi progetti come un ostello per studenti universitari oppure strutture messe a disposizione per chi vuol provare a implementare nuove start-up.
Per il bene della città, per il bene dei cittadini e per il bene dei turisti, dobbiamo riportare l’attenzione su un quartiere patrimonio dell’umanità, ferito da troppe scelte sbagliate. La nuova amministrazione, con Raffaella Sutter sindaca, vuole ripartire anche da questo: considerare le piazze e le vie del centro come un bene comune, da preservare e da custodire con cura.
Di: Filippo Cicognani – Candidato consigliere per Ravenna in Comune.