Interessante il lapsus emerso dall’articolo del Corriere di Romagna in cui si attribuisce alla lista di Valentina Morigi il sostegno alla candidatura di Raffaella Sutter.
Lapsus molto centrato in effetti, in quanto, gli stessi giornalisti avrebbero trovato appropriate queste dichiarazioni solo se pronunciate da chi può sostenere una candidata di sinistra senza imbarazzi in questa campagna elettorale.
Si potrebbe rispondere che abbiamo in mente un altro partito che millanta politiche anti securitarie ma che a Ravenna utilizza metodi simili a quelli dei muri proposti da Donald Trump e cioè lo strumento delle ordinanze per gestire i fenomeni sociali. Vogliamo parlare di quella sulla chiusura dei locali usata sotto il cappello di una paventata maggiore sicurezza? O di quella contro la prostituzione che rischia di favorire le reti di sfruttamento, isolando le vittime. E’ questo partito infatti, che sposta le panchine per evitare il degrado, mentre ci racconta di avere in mente accoglienza e soluzioni pacifiche. Ed è lo stesso partito che parla di problema in riferimento ai ragazzi extracomunitari in piazza Baracca e propone di alzare barriere per chiuderlo. E questo è il partito che, nella realtà, Valentina Morigi legittimamente, sostiene alle elezioni, nonostante il lapsus dei giornalisti.
Ravenna in Comune, la lista nata attorno alla candidatura di Raffaella Sutter, può rappresentare una sinistra non più radicata su posizioni fuori dal tempo, senza la faccia di che guevara sulla bandiera, ma in grado di raccogliere consenso da chi crede che sicurezza possa significare riappropriazione degli spazi da parte dei cittadini. Tutto ciò può essere reso possibile attraverso la solidarietà sociale, la riduzione degli sprechi e dei privilegi per le solite lobby, la possibilità di promuovere in tutte le zone del forese e del centro la presenza di forze dell’ordine e volontari che si impegnino attraverso i presidi di prossimità a rendere vivibile il territorio. Sarà necessario attuare percorsi di urbanistica partecipata, di rivitalizzazione delle piccole comunità del Forese e dei Lidi, che già molto fanno ma che necessitano dell’aiuto dell’amministrazione comunale attraverso sempre maggiore attenzione ed opportunità concrete.
Ecco la lista della Sutter, questa è Ravenna in Comune.
Vi perdoniamo per il lapsus.