Di: Marco Frisone – Candidato consigliere per Ravenna in Comune
Negli ultimi anni, l’Europa è stata scossa da un vero e proprio terremoto politico. L’ascesa dei movimenti di protesta e delle forze politiche antisistema ha rivoluzionato i contesti partitici di gran parte delle nazioni dell’Unione, danneggiando sensibilmente i partiti storici nazionali insieme al loro establishment. E’ successo in Italia, con il Movimento 5 stelle che ha canalizzato odio anticasta e desiderio di cambiamento (salvo poi non dare seguito a idee e propositi con pianificazione e progettualità). E’ successo in Francia, con la prepotente ascesa del Front National di Le Pen. E’ successo in Spagna con l’exploit di Podemos, in Grecia con Syriza, in Portogallo con il Bloco de Esquerda.
La loro forza, è stata quella di cavalcare l’onda impetuosa del malcontento che ci attraversa trasversalmente, elettori di destra e di sinistra, proponendosi come alternative fuori dai giochi di potere. La loro debolezza – o perlomeno così è stato nel caso italiano – il deficit strutturale di concretezza nel dare seguito alle idee di cambiamento, troppo spesso abbandonate tra i buoni propositi di chi trova più semplice smontare le proposte degli altri, piuttosto che realizzare le proprie.
Troppo facile criticare e lanciare programmi di cambiamento formato “lista della spesa” dove si trova di tutto e di più per poter raccogliere consensi da ogni parte, salvo poi non impegnarsi sul “come” e sul “quando” trasformare i programmi in realtà.
La scommessa di Ravenna in Comune è quella di intercettare lo stesso desiderio di cambiamento, proveniente dai cittadini, dando rilievo a ciò che sino ad oggi è mancato a Grillo ed al suo “movimento”: il fare, il concretizzare, l’assumersi la responsabilità di realizzare proposte ed idee. Ravenna in Comune vuole essere un’iniziativa a matrice civica che parta dalla dimensione locale della nostra città e dia sostanza al fenomeno della cittadinanza attiva, permettendo ai ravennati stessi di fare un passo avanti a discapito di politicanti e vecchie strutture partitiche. Alla buona politica, invece, il compito e la responsabilità di seguire questo percorso, coordinando, guidando e pianificando le azioni da mettere in campo per supportare i propri candidati cittadini con capacità organizzative e progettuali, necessarie a dare concretezza alle idee provenienti dal territorio.
D’altra parte, non stiamo scoprendo nulla di nuovo. In Spagna tutto ciò sta già avvenendo. Il movimento degli Indignados, poi strutturatosi in Podemos si può, con le dovute distinzioni del caso e specificità nazionali, accostare a quello che ha rappresentato il Movimento 5 stelle in Italia. Entrambi i movimenti hanno intercettato l’indignazione nei confronti del “sistema” ma con una differenza fondamentale: oltre a convogliare in sé la protesta e le spinte al cambiamento, Podemos ha scelto di creare alleanze con i partiti culturalmente più affini della Sinistra Spagnola. L’obiettivo? Avere un impatto concreto negli organi decisionali nazionali e cambiare le cose, per davvero. E ci sta riuscendo. Oggi Podemos è il terzo protagonista più influente in Spagna, con il 21% dei consensi raggiunti alle elezioni politiche spagnole del 2015.
Ravenna in Comune vuole seguire lo stesso percorso, traslare il senso di quest’esperienza a livello locale, per contribuire a (r)innovare la città, sul serio. Il supporto delle strutture della coalizione è, in questo senso, fondamentale per promuovere un progetto per certi versi unico, almeno nel nostro paese, dove sono i partiti ad essere al servizio dei cittadini e non viceversa. Un progetto dallo slancio internazionale, che si ispiri al successo dell’iniziativa civica spagnola e ci avvicini ad una dimensione più europea, superando quella visione “provincialista” dell’amministrazione locale che tanto limita e ostacola le nostre potenzialità. Di chi pensa che per far bene basti annaffiare l’orticello attorno casa, lasciando a chi ha il coraggio di guardare un po’ più in là, opportunità che non siamo ancora in grado di cogliere.
E di opportunità, non sfruttate, ce ne sono tante. L’Europa, è una miniera di risorse, per chi sa come attrarle. Per una città dal potenziale di Ravenna, è impensabile stare ancora ad osservare da spettatori. Se invece di esser bravi solo a smontare quello che non va, saremo anche capaci di rimontare i pezzi nei posti giusti e aggiungerne sempre altri che ci consentano di arrivare a sfruttare, valorizzare e monetizzare le nostre eccellenze anche a livello internazionale, Ravenna in comune può aprire un nuovo capitolo per la città.
Una pagina nuova, non solo per Ravenna, ma per il potenziale che l’esperimento locale può avere, qualora riuscisse ad essere d’esempio, per un programma nazionale.
Di: Marco Frisone – Candidato consigliere per Ravenna in Comune