In risposta al documento di Confcommercio

Fonte: Raffaella Sutter – Pagina Facebook

Ecco le note che ho inviato a Confcommercio a commento del documento che è stato inviato ai candidati sindaco e che saranno pubblicate prossimamente su “La Piazza. Avvenimenti” on line.

  • Sicurezza

    Sicuramente i servizi di prossimità e tra questi innanzitutto il commercio di prossimità, sia in città che nel forese , sono il principale presidio per la vivibilità e la sicurezza di un territorio. Solo il mix di abitativo e di servizi commerciali, artigianali e pubblici, dal punto di vista urbanistico, può garantire la socialità ed il controllo del territorio. Ridurre la fiscalità locale è un intervento prioritario per consentire la sopravvivenza delle attività commerciali in città e nel forese e favorire anche la diversificazione merceologica, elemento importante per contrastare la desertificazione del centro storico, o la sua musealizzazione. E’ importante che il centro storico non sia riservato solo ai turisti ma fruito anche dai ravennati, quindi la crescita delle attività di ristorazione non può sostituire l’esistenza di altre tipologie di servizi ed attività. La sicurezza non può essere garantita solo da sistemi di videosorveglianza che solo parzialmente fungono da deterrente. E’ importante anche che il Comune garantisca una polizia di prossimità, fondamentale per il controllo degli spazi pubblici e per la tutela dei cittadini e delle imprese, riorganizzando la polizia municipale, modificandone le priorità e utilizzando se necessario tutti gli strumenti previsti dalla legge regionale 24/2003, che prevede un sistema integrato di sicurezza, oggi solo parzialmente attuato dal Comune di Ravenna (es. utilizzo vigilanza privata). Un altro elemento importante per garantire vivibilità e sicurezza è intervenire per eliminare il degrado di edifici pubblici e privati, abbandonati o sfitti, sempre più numerosi in città, nel forese e nei lidi, con interventi diretti del Comune nelle aree di propria competenza od adottando strumenti da una parte sanzionatori e dall’altra incentivanti per i privati che effettuino manutenzioni, riqualificazioni ed utilizzi degli edifici.
  • Fiscalità locale, Giovani imprese , tassa di soggiorno, burocrazia

    La fiscalità locale va sicuramente ripensata e ridotta ,cogliendo i suggerimenti forniti nel documento di Confcommercio ,anche nell’ottica di evitare la chiusura di imprese e il calo dei consumi . Azioni di defiscalizzazione specifica vanno pensate per contrastare la chiusura di imprese , per incentivare l’affitto di locali a canoni agevolati per imprese commerciali, per le imprese giovanili e le star up. Numerosi comuni hanno già adottato piani di incentivi specifici ed è necessario utilizzare meglio le risorse regionali, nazionali ed Europee (es. ROR-FESR 2014-2020) disponibili per tali obbiettivi.
    La tassa di soggiorno è uno strumento non penalizzante e utile solo se previsto come entrata finalizzata non al mantenimento dell’esistente, ma all’innovazione ed allo sviluppo di un sistema turistico.Teoricamente gli strumenti per la semplificazione amministrativa esistono già, dallo sportello unico per le imprese al “distretto turistico a burocrazia zero”; è necessario analizzare specificatamente le criticità esistenti e monitorare gli obbiettivi non raggiunti.

  • Legalità, contrasto all’abusivismo, concorrenza scorretta e problemi di ordine pubblico

    Il problema dei cosiddetti parcheggiatori abusivi, di questuanti e venditori di fiori od oggettistica che spesso disturbano i cittadini e i turisti, non è assolutamente affrontabile come si è già visto con interventi a spot. E’ necessario intervenire su più fronti, innanzitutto con una polizia municipale di prossimità che controlli e presidi a piedi gli spazi pubblici e non solo su chiamata; deve essere adeguatamente preparata per affrontare tali tipi di problemi e collaborare strettamente con i servizi sociali e il servizio immigrazione del Comune, attivando anche servizi di mediazione e servizi a bassa soglia se necessari. Spesso dietro a fenomeni di mendicità ci sono forme di sfruttamento, tratta o riduzione in schiavitù che vanno sradicati.
    Come ben sottolineato nel documento di Confcommercio, illegalità ,abusivismo, lavoro nero, acquisto di prodotti contraffati o non a norma, sono in aumento anche per la crescente povertà di chi richiede servizi o acquista beni. Sicuramente una più ampia informazione sulla legalità ai cittadini può essere utile e opportuna e non solo in termini del rischio di incorrere in sanzioni, ma anche di informazioni rispetto alla sicurezza e alla salute. Rispetto allo specifico tema degli esercizi commerciali gestiti da persone provenienti da altri Paesi, oltre agli interventi della Polizia commerciale di tipo sanzionatorio, vanno affiancate misure di formazione e sostegno alla legalità.
  • Centro storico, viabilità, parcheggi

    La manutenzione , il contrasto al degrado fisico delle strade e degli edifici, l’abbellimento degli spazi,l’arredo urbano comprese le panchine, la segnaletica , i servizi igienici gestiti, sono priorità essenziali per favorire la fruizione sia del turista che del cittadino, su cui il Comune vede investire con una pianificazione complessiva. Vandalismi ed usi impropri non possono essere alibi per non intervenire perché più una zona è bella e fruibile, più è frequentata e vissuta, meno è soggetta al degrado.
    Oggi Ravenna è una città in cui mobilità automobilistica e struttura urbana confliggono e la struttura
    urbana costituita da stanze urbane che hanno reso i tragitti obbligati e rigidi è sempre più incompatibile
    con gli attuali livelli di traffico veicolare. Mobilità sostenibile e accessibilità al centro storico possono essere
    garantite soddisfacendo le diverse esigenze di mobilità dei residenti, delle imprese e dei fruitori della città.
    L’obiettivo finale a mio parere è il superamento totale del frammentario sistema ZTL e la chiusura completa del centro storico alle auto. Sogno per molti cittadini e terrore per molte attività commerciali , può diventare un’opportunità per tutti se si raggiungeranno alcuni principali obiettivi  quali l’ampliamento della rete dei parcheggi di attestamento al centro storico, anche a struttura ;
    un trasporto pubblico urbano veloce e gratuito e agibile per tutti ; l’accesso delle merci alle attività commerciali in modo dinamico sicuro e pulito, il collegamento delle piste ciclabili, un’ app mobile che racchiuda tutte opzioni di mobilità.
  • Turismo

    Molti dei suggerimenti contenuti nel documento di Confcommercio sono ottimi e condivisibili. Vorrei aggiungere alcune riflessioni . L’obbiettivo principale per rilanciare il turismo dovrebbe essere quello di fare in modo che chi visita Ravenna abbia la percezione di non aver mai finito di conoscerla. Il problema principale oggi è che a Ravenna oggi non esiste un “ sistema turismo”, né un osservatorio che consenta i monitorare in modo integrato offerte e flussi turistici. Oggi dobbiamo essere consapevoli che non è più sufficiente come volano turistico essere la Capitale del mosaico o avere otto monumenti Unesco. Oggi è necessaria una promozione multisettoriale senza comparti stagni che coinvolga nel complesso un sistema turistico, di cui fanno parte la città d’arte, le spiagge, le riserve naturalistiche e le pinete, la campagna , i parchi fluviali. Certo a Ravenna ci sono tante offerte, eventi, opportunità strutture, ma scollegate tra loro, non c’è una politica di coordinamento, una promozione complessiva, un piano strategico, che devono essere posti in atto dall’Amministrazione comunale. Vanno promosse anche opportunità turistiche oggi non sufficientemente sviluppate, come il turismo enogastronomico e il cicloturismo; in particolare il cicloturismo presenta gradi potenzialità e consente l’offerta di pacchetti ed itinerari che coinvolgano tutto il territorio. E’ necessario poi pensare a pacchetti integrati legati a monumenti, cultura, spettacoli, festival, per prolungare i soggiorni, che rispondano anche ad esigenze e nicchie differenziate. I monumenti vanno valorizzati non solo con segnaletiche e cartellonistica ma anche con musei multimediali che facciano conoscere al turista la storia di Ravenna e gli itinerari storici possibili, includendo anche i monumenti minori o ciò che non è più visibile (es. scavi archeologici ricoperti). I lidi ravennati devono essere differenziati e promossi per e loro specificità. Marina di Ravenna deve ridiventare luogo di divertimento per giovani prevedendo ordinanze meno restrittive, ma ne va anche valorizzata la vocazione naturalistica creata dall’unione fra mare e pineta, potenziando piste ciclabili, trasporto pubblico, eventi sportivi legati a mare, spiaggia,pineta. Deve essere rivalorizzata la specifica vocazione marinara (molo, mercato del pesce), perché negli ultimi anni l’offerta di Marina è diventata sempre più anonima. Tutti i Lidi vanno ripensati in un piano di riqualificazione complessiva che ne valorizzi le caratteristiche naturalistiche: Marina Romea e Casalborsetti per la loro continuità alle piallasse e al parco del Delta, Lido Adriano per la zona dunale ricca di biodiversità, Lido di Dante per la possibilità di praticare il naturismo, Lido di Classe e Lido di Savio per l’oasi naturale delle foci del Bevano e del Savio.d

Fonte: Raffaella Sutter – Pagina Facebook

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