Di: Federica Angelini
Fonte: Ravenna & Ravenna
Nel campo delle opposizioni al Pd c’è in effetti una forza che non sta cercando o aspettando alleanze e sta lavorando al programma offrendo contributi su temi cruciali, dalla chimica (per cui si chiede un rilancio pubblico guardando alla green economy) al porto (dove il dito è puntato sul conflitto di interessi tra pubblico e privato di Sapir) al consumo di suolo, per cui Ravenna è stata da poco incoronata ai vertici di una ben triste classifica. Si tratta di Ravenna in Comune, la lista che riunisce varie forze politiche della sinistra (tra cui Prc, Sel, Pdci, Socialisti) e numerosi singoli come i portavoce Massimo Manzoli e Dora Casalino e, soprattutto, la candidata sindaca Raffaella Sutter, sociologa, ex dirigente del Comune molto nota nel mondo della cultura e dei giovani in città proprio per il lavoro svolto in Municipio su questi fronti.
«I testi – ci racconta Sutter – sono sempre frutto di un confronto e un lavoro collettivo di una ventina di persone. Ognuno scrive sui temi di cui è più esperto e sottopone il proprio testo ad altre persone che lo integrano, lo correggono, lo migliorano in una piattaforma online. Tutto questo lavoro collettivo sta funzionando e ne sono molto soddisfatta devo dire. A breve presenteremo il programma elaborato dai vari gruppi di lavoro, i quali coinvolgono un altro centinaio di persone tra le circa 400 che hanno firmato il documento fondativo. Lo presenteremo con una piattaforma web innovativa e accattivante, con mappe, video, possibilità di interagire, sono molto fiduciosa…».
La campagna elettorale di Ravenna in Comune, però, prevede anche strumenti più “tradizionali” ed entrerà nel vivo con i primi manifesti 6×3 e le prime cartoline con il titolo “Con la cultura si mangia “ che seguono un comunicato stampa dal titolo “Di turismo si campa”. Le cartoline, così come saranno i manifesti, si rifanno ai mosaici in città, a cominciare da quelli di Galla Placidia a cui è ispirato il simbolo stesso della lista, l’asterisco.
E con i materiali visivi riprenderanno anche incontri pubblici, già diversi quelli svolti prima delle feste in particolare nel forese, con personalità di vari settori, a cominciare appunto dal mondo della cultura, per poi andare sui temi del lavoro e del sociale secondo le stesse modalità. «Non voglio anticipare nulla, ma posso dire che ci saranno persone del mondo della cultura che hanno sottoscritto il nostro documento». Tra questi ci sono Gerardo Lamattina, Elettra Stamboulis, Emiliano Biondelli, Luca Gambi, Tahar Lamri. Una risposta agli intellettuali Marco Martinelli e Luigi Dadina che hanno firmato invece per la creazione di una lista di sinistra ma in appoggio al candidato Pd De Pascale? «Ma no – dice Sutter – figuriamoci. Sono semplicemente persone che fin da subito hanno aderito al progetto, mesi fa, al momento della mia candidatura, e ora sono disposti a dare il loro contributo alla campagna elettorale». E a proposito di contributi, la domanda sorge spontanea: come si finanzia una campagna così? «Moltissime cose vengono fatte da volontari che mettono a disposizione le proprie competenze, ma certo ci sono costi da sostenere, come l’affitto della sede del comitato elettorale che spero saremo in grado di inaugurare tra poche settimane, in centro. E quindi siamo pronti a partire con una campagna di crowdfunding: chiediamo ovviamente sottoscrizioni volontarie a chi ha firmato il nostro documento e raccogliamo fondi a ogni nostro incontro e a breve sul sito si potrà trovare il conto corrente, per chi volesse». Ancora non si è posto il problema di come e quanto rendere pubblici i finanziamenti per proteggere la privacy e se porre limiti. «In effetti non ci abbiamo ancora pensato, per ora le sottoscrizioni non superano cifre di qualche decina di euro…». Insomma, nessun grande finanziatore nell’ombra, ma tanti piccoli contributi da gruppi, associazioni e soprattutto singoli cittadini. Per ora ancora nessun nome nella eventuale squadra che dovrebbe accompagnare Sutter se fosse eletta, ma non è escluso che saranno comunque resi noti prima delle elezioni, come a breve saranno altresì rese note le “regole di ingaggio” per le candidature in consiglio comunale dove per la neonata lista la sfida sarà calibrare personalità con un passato politico nei partiti che aderiscono al progetto e altre che invece si affacciano alla vita politica e amministrativa della città.