‘Ravenna in Comune’ si candida a rappresentare «i tanti movimenti trasversali che esprimono valori ed esigenze dei cittadini»
«Siamo una lista civica dei cittadini – dice Raffaella Sutter, candidata sindaco – alla quale si aderisce individualmente. Siamo appoggiati da partiti della sinistra ravennate che vogliono differenziarsi dal Pd e dal governo locale».
LA LISTA della Sutter sta mettendo a punto il programma attraverso gruppi di lavoro. Alcuni punti fermi ci sono già. A partire dal modello di sviluppo della città « che non può più essere quello incentrato sui poteri forti. Saremo portatori degli interessi di quelli finora meno rappresentati».
« Salute, ambiente ed economia devono stare insieme» dice la Sutter nella sua prima uscita pubblica da candidata sindaco sala piena alla Circoscrizone di via S.Alberto — prima di attaccare l’attività dell’Eni. «Niente trivelle e se le aziende chiudono i dipendenti potranno trovare lavoro in altri settori». Quelli sui quali punta Ravenna in Comune sono il turismo « ma quello più attento all’ambiente», il porto «anche se il suo modello di sviluppo è da rivedere», le nuove iniziative imprenditoriali.No alle privatizzazioni e più impegno per la salute pubblica «che non deve essere abbandonata ad uno stato d’emergenza e a cattivi manager selezionati per la solità, eterna, affinità politica. Migliorare la sanità pubblica come effettivo diritto universale è un obbiettivo prioritario »
La Sutter vorrebbe anche una maggior presenza del Consiglio comunale nella gestione di importanti argomenti: Hera, Sapir, Acer, Asp «spesso sono solo dei ‘poltronifici’».La macchina comunale deve diventare «più trasparente» e vanno individuati nuovi istituti per il decentramento «in grado di soddisfare la richiesta di cittadinanza attiva che viene dal basso».
Critiche arrivano anche per quanto riguarda la realtà urbana della città. «Il centro — dice la Sutter – è sempre più spopolato di negozi mentre sono stati approvati provvedimenti per i centri commerciali.Ci sono immobili, come l’ex macello lasciato ai privati nel 2003, ora luoghi di degrado. Ma anche il forese non sta meglio. Lasciato senza servizi si sta spolpando».
Infine i diritti civili con l’impegno alla trascrizione in comune delle unioni contratte all’estero.