CENTROSINISTRA IN CRISI
Il consigliere comunale Fds dopo l’uscita dalla maggioranza si concentra sul 16esimo seggio ottenuto un anno dopo il voto
La progressiva autosufficienza del Pd, sostiene Rubboli, ha portato «ad una emarginazione dei consiglieri dei partiti alleati più critici, col risultato di sempre minor numero di riunioni collettive (salvo qualche lodevole caso) e sempre più abboccamenti personali. Per cui è iniziata una deriva che ha condotto a provvedimenti, a mio avviso, sempre più incongrui con gli obiettivi di programma».
Insomma ce n’è abbastanza «per smentire categoricamente le affermazioni del Pd e del sindaco quando giustificano la nostra uscita solo con motivazioni nazionali che pure esistono e sono di una gravità eccezionale».
Ma è sui temi locali che Rubboli si concentra e mette in fila alcune delle questioni che hanno portato i due partiti ad annunciare l’uscita dalla maggiornza perché ormai sentendosi all’opposizione:
«Il voto contrario al Piano Generale del Traffico Urbano, al Parcheggio sopraelevato di via Guidarello, un favore alla Curia ed un orrore in zona di pregio architettonico, a diverse varianti urbanistiche ed alcuni odg , al POC dell’Arenile, ai Bilanci 2014 e 2015 della Holding (stabiliscono la vendita di azioni Hera), ed inoltre il voto di astensione al Bilancio Consuntivo 2014 e al Bilancio Previsionale 2015, un voto più che altro contingente ed interlocutorio per evitare di attribuire alla sola persona dell’assessore Morigi responsabilità non sue»
( link per scaricare la la lettera integrale firmata da Rubboli).
fonte: