Riceviamo e volentieri pubblichiamo il contributo di Giuseppe Limantri candidato alle elezioni Comunali di Ravenna per Ravenna in Comune. Invitiamo chi volesse inviare contributi a Ravenna in Comune a trasmetterli all’indirizzo mail comunicazione@ravennaincomune.it
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LAVORARE MA… A CHE CONDIZIONI?
La nostra città ha un tasso di disoccupazione fra i più bassi d’Italia ma è ben noto che interi settori della nostra economia locale si reggono sul lavoro precario, sottopagato e insicuro. Molte aziende vivono sulla esternalizzazione del lavoro e dei servizi e il sistema dei subappalti è diventato una vera e propria giungla. Un governo della città che si dice progressista dovrebbe porre un freno a queste ingiustizie e a questi abusi, ma al di là di tante belle parole e di tanti discorsi di circostanza, nulla è stato fatto per migliorare la qualità del lavoro e della vita di tante lavoratrici e di tanti lavoratori precari e poco pagati. È ben noto che gli appalti al massimo ribasso favoriscano, poi, subappalti ancor più al massimo ribasso, con le lavoratrici e i lavoratori che sono privati dei loro più elementari diritti, perché ogni loro giustificata protesta può far perdere alla ditta il contratto d’appalto, facendo di conseguenza rimanere la lavoratrice e il lavoratore senza più lavoro. Per molti è allora meglio tacere e accettare di lavorare senza gli straordinari pagati e anche senza le malattie e le ferie pagate pur di non perdere il lavoro. Questo accade nella progressista ed evoluta Ravenna quando basterebbe andare, soprattutto la mattina presto, all’entrata delle fabbriche per rendersi conto della quantità di lavoratori che operano in regime, non solo di appalto ma, anche, di subappalto. Per questo Ravenna in Comune propone la Carta Comunale per “il lavoro giusto”; un protocollo d’intesa che dovrà essere sottoscritto da tutti i sindacati senza alcuna esclusione e dalle aziende e che dovrà stabilire standard minimi di tutela per le lavoratrici e i lavoratori del territorio. Altro importante intervento è quello di inserire delle “clausole sociali negli appalti pubblici”. Il governo comunale della nostra città deve considerarsi come un datore di lavoro indiretto ed accertarsi che i bandi di gara contengano clausole a tutela di salari adeguati, il divieto del subappalto senza controllo, la tutela dell’occupazione in caso di perdita dell’appalto. Il governo della nostra città deve creare lavoro di qualità e non lavoro precario e insicuro perché la sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una realtà e non essere derubricata a semplice argomento di dibattito. In particolare ed a tutela dei tanti lavoratori che lavorano nel porto e nella logistica, chiederemo un Protocollo per il Lavoro che preveda più controlli, una minore frenetica rotazione dei turni e l’introduzione della Clausola Sociale nei cambi di appalto portuali.
Tutte cose che un governo della città che si dice progressista avrebbe già dovuto fare e che, invece, non ha fatto nonostante i tanti lavoratori che in questi anni hanno pagato con la vita o con gravi menomazioni, il loro diritto ad avere un lavoro.
Giuseppe Limantri – Ravenna in Comune – candidato alle elezioni Comunali di Ravenna