Leggiamo che oggi il re e la regina verranno portati in giro per Ravenna. Leggiamo che, tra le tappe, giungeranno al Palazzo Municipale per la ricorrenza della liberazione di Fusignano e Alfonsine. Ravenna in Comune non è stata invitata e dunque non parteciperà all’accoglienza. Non ce ne rammarichiamo. I sovrani non ci emozionano. La nostra Carta fondamentale ricorda che l’Italia è una Repubblica e che la sovranità non appartiene a re o regine ma al popolo (art.1). Proprio per questo la piazza intitolata a Vittorio Emanuele II si chiama ora Piazza del Popolo. Savoia e Windsor erano parenti. L’Italia si è sbarazzata dei Savoia mentre casa Windsor continua a regnare oltre Manica e in alcune delle ex colonie di quello che gli inglesi chiamavano impero. Oltre al Regno Unito il signor Carlo Windsor è re di Antigua e Barbuda, Belize, Bahamas, Canada, Giamaica, Grenada, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Saint Lucia, Australia, le Isole Salomone, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea e Tuvalu.
In Italia non ci sono sudditi, né monarchi, ma cittadine e cittadini che hanno per capi di Stato dei presidenti della Repubblica eletti dal Parlamento e che dopo sette anni nel ruolo concludono il loro incarico (a meno di rielezione, peraltro mai vista fino alle deprecabili eccezioni rappresentate dal secondo mandato di Napolitano e Mattarella). Nessuno, in Italia è capo di Stato perché figlio di capo di Stato. La ragione è che in Italia c’è stata la Resistenza che ha costretto le forze alleate anglo-americane ad accettare che fosse un referendum a sancire il destino della monarchia in Italia. Ed il popolo ha deciso per la Repubblica.
A Ravenna un’iscrizione marmorea, proprio all’entrata del Palazzo Municipale, ricorda la Repubblica Romana del 1849 e i risultati del referendum del 2 giugno 1946: nel nostro Comune 48.825 voti andarono alla Repubblica e solo 4.720 alla Monarchia. Ravenna in Comune domanda ai repubblicani del P.R.I. che ogni anno celebrano la Repubblica Romana e che, in quanto invitati, parteciperanno all’incontro con le regnanti Maestà inglesi, di illustrare a Carlo e Camilla questo importante momento della storia italiana. Perché la nostra storia non si è fermata a Byron e Teresa e al loro amore. È proseguita con l’amore delle Italiane e degli Italiani per la nostra Repubblica antifascista. Invitiamo a completare la lezione di storia. Sarà utile ai sovrani inglesi, ma anche alle Istituzioni locali e nazionali italiane che tendono a dimenticarne l’importanza. Anche in vista delle prossime elezioni, allora, è bene non dimenticarci chi siamo e da che storia veniamo, mentre stampa e televisione ricamano sulla real visita.
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La guida della visita di Re Carlo e della regina Camilla a Ravenna: il programma della giornata e le misure di sicurezza