Oggi si apre ufficialmente il convegno OMC con l’intervento del Sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia ed il Ministro egiziano del Petrolio, Karim Badawi. Cambiano i nomi (fino all’ultima edizione intervenivano Michele de Pascale e Tarek El-Molla), ma non cambia la sostanza: viene assolutamente ignorata la nostra reiterata richiesta al rappresentante comunale di non incontrare il rappresentante del Governo egiziano responsabile delle torture e dell’assassinio di Giulio Regeni. Ravenna in Comune aveva così interpellato Sbaraglia:
«Il nuovo Sindaco facente funzioni, Fabio Sbaraglia, ed il nuovo Ministro egiziano, Karim Badawi, sono previsti entrambi all’inaugurazione dell’edizione 2025 dell’OMC il prossimo 8 aprile. Ravenna in Comune invita ufficialmente chi rappresenta Ravenna a non macchiare ulteriormente la dignità del nostro Comune partecipando all’inaugurazione dell’OMC a cui pure è previsto partecipare il nuovo Ministro egiziano. Nessuna scusa è accettabile. I genitori di Giulio Regeni riposero fiducia nell’impegno delle Istituzioni ravennati e ringraziarono il Comune di Ravenna e l’Accademia di Belle Arti di Ravenna per il sostegno ricevuto nella richiesta di verità e giustizia per Giulio. Se tale fiducia è stata mal riposta, abbia la dignità chi, nostro malgrado, rappresenta Ravenna di disporre la rimozione di un mosaico che non corrisponde minimamente al sentire istituzionale». Nessuna risposta è venuta da Sbaraglia come nessuna risposta era venuta da de Pascale: il PD subordina ogni atto del Comune che ancora controlla alle pretese di ENI che organizza e controlla sia OMC che il Comune stesso. A Ravenna si deve accettare di tutto: dal rigassificatore al deposito di CO2, dalle reti del metano alla linea Adriatica. Sempre senza fiatare. E non fiata nemmeno il Sindaco che non si degna di replicare, nemmeno per respingerle, alle richieste di quelli che, evidentemente ritiene siano sudditi, non cittadini. Per questo, forse, non vede l’ora che arrivi il suo “collega” d’oltre Manica…
Intanto continua il controvertice. Questa sera, martedì 8 aprile, alle 20.30, nella sala Ragazzini di Largo Firenze, a Ravenna, si terrà il terzo incontro nell’ambito del convegno “Uscire dalla camera a gas” organizzato dal coordinamento ravennate della Campagna Per il Clima – Fuori dal Fossile con la collaborazione di Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia Romagna, Legambiente Emilia-Romagna, Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale di Ravenna, Rete No Rigass NoGnl, Associazione Energia per l’Italia e Assemblea dei Movimenti Ambientalisti e Non Solo Emilia Romagna. Ricordiamo anche il programma degli interessantissimi incontri organizzati dal collettivo Mangrovie e da EndFossil Ravenna: da oggi pomeriggio fino al 12 aprile sarà visitabile la mostra Catalizzatori del cambiamento a cura di Maria Ioniță & Collettivo Mangrovie, ogni giorno dalle ore 17.00 a Palazzo Rasponi 2.
L’appuntamento serale ha il titolo: “Non ci sono i soldi. Quanto costa la transizione ecologica e quanto costa non farla”. Si affronta il tema economico, ovvero la discussione sui costi dell’indispensabile transizione ecologica. Protagonisti dell’appuntamento saranno Ugo Biggeri (Università La Sapienza di Roma, Stanford University) e Simone D’Alessandro (Università di Pisa). Coordinatrice dell’incontro sarà Arianna Valenti (sindacalista, portavoce di Cgil-Radici del Sindacato).
Ravenna in Comune, che è parte del coordinamento, invita la cittadinanza a partecipare e continua a chiedere risposte ai caporioni del PD rinserrati dietro le porte chiuse. Toc toc: c’è nessuno nella casa comunale?
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Nuovo incontro per la rassegna “Uscire dalla camera a gas”
Proseguono gli appuntamenti contro l’avvio del rigassificatore al largo delle coste ravennati. Si parlerà di transazione ecologica e costi