La BW Singapore, la nave rigassificatrice che doveva essere affittata ed invece è stata acquistata a caro prezzo, è in arrivo davanti a Ravenna. Al momento è previsto l’ormeggio alla piattaforma dedicata dal 25 febbraio prossimo. C’è una coincidenza tra il rigassificatore che inizia ad operare e le bollette recapitate alle famiglie di nuovo ai massimi. Ma è solo una coincidenza? Non erano essenziali i rigassificatori proprio per riportare i prezzi a livelli accettabili per i bilanci di famiglie e aziende che, nella narrazione, erano esplosi a causa della indispensabilità di eliminare gli approvvigionamenti di gas russo dopo l’inizio dell’operazione “speciale” in Ucraina? Dichiarava l’allora Ministro Cingolani nell’estate 2022: «Ci servono due rigassificatori nuovi. Non possono essere messi a Sud per via di una strettoia a Sulmona e allora sono da mettere al Nord, uno sul Tirreno e uno sull’Adriatico. Un giorno andranno via, saranno strutture galleggianti ormeggiate dove c’è il tubo a cui si possono collegare. Una è prevista a Piombino e l’altra a Ravenna. Piombino è quella che sarà pronta prima, perché ci sono tutte le condizioni tecniche per allacciarsi in sicurezza. Per Ravenna serve invece un raccordo quindi ci sarà bisogno di un anno in più ma è fondamentale che tra il primo trimestre del 2023 e il primo trimestre del 2024 inizino a rigassificare». In realtà la Italis LNG (già Golar Tundra) ha iniziato ad operare a Piombino solo nel terzo trimestre del 2023 e, rispetto a quanto ritenuto indispensabile da Cingolani, Ravenna sconta un ritardo superiore all’anno. Però ad oggi la Italis funziona (a dicembre era arrivata la metaniera n. 50), come funzionano i rigassificatori di Panigaglia, Livorno e Rovigo e quello di Ravenna di qui a due mesi sarà operativo. Perché il prezzo del gas non scende come ci avevano assicurato? Perché la produzione industriale e quindi il lavoro che serve per macinarla continua ad essere in rosso da 23 mesi, cioè da quando si è staccata la spina dall’energia che arrivava dalla Russia?
Perché centrodestra e centrosinistra approvavano senza colpo ferire sia a Roma che a Bologna e a Ravenna l’operazione BW Singapore, che ad oggi ammonta a circa un miliardo e mezzo di euro di costi, mentre Ravenna in Comune ne denunciava l’intento speculativo? Perché la politica agitava il bastone delle case lasciate al freddo e la carota degli sconti in bolletta, ben sapendo che l’uno e l’altra altro non erano che fake news? Perché si è operato come se i gasdotti provenienti dalla Russia, con un costo in termini ambientali ed economici incredibilmente più basso dei rigassificatori, non potessero essere mai più utilizzati? Perché la risposta alla necessità di una maggiore indipendenza energetica è stata quella di vincolarsi ad altri produttori esteri di energia invece che accelerare sulle rinnovabili di casa nostra? Perché a Ravenna si è fatto di tutto, proprio di tutto, per far finta che non esistessero manifestazioni contrarie all’appiattimento sulle sole energie fossili ed anzi le si sono ostacolate alla grande?
Ecco, quando si inizierà a dare risposta a queste domande, ci accorgeremo che il mondo non resta fermo, che il prezzo del gas già risente delle prime voci di una possibile pace in Ucraina ma che chi si è vincolato stabilmente al costosissimo gas statunitense rigassificato non ne beneficerà. Allora, come Ravenna in Comune, cosa dovremmo dire? Che lo avevamo già detto? Che avevamo pure anticipato i costi e i rischi, anche per quello che riguarda la sicurezza?
Della soddisfazione di poter rivendicare di aver previste le conseguenze di quanto si andava apparecchiando non sappiamo cosa farcene. Ci darà maggior soddisfazione sapere che la cittadinanza ne terrà conto alle prossime elezioni facendola pagare a chi l’ha defraudata della verità, oltre che dei risparmi volatilizzati per pagare le bollette. Che la sacrosanta rabbia di famiglie e imprese sia finalmente indirizzata verso il centrodestra ed il centrosinistra a rimorchio degli speculatori del fossile, questo sì ci auguriamo accada presto.
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Ravenna, arriva la nave rigassificatrice: ecco quando
La Singapore BW attraccherà in porto, c’è la data. A metà marzo, invece, il primo carico di gas naturale liquefatto