COSA VUOL DIRE “PARCO”?

Cosa significa la parola “parco”? La risposta è: “dipende”… Perché se si prende il vocabolario, si trova la seguente definizione: “Terreno di una certa estensione piantato ad alberi ornamentali, con vaste zone a prato o a giardino, spesso ornato con vasche, fontane, piccoli edifici e sim., destinato a svago e passeggio” (dizionario Treccani). Vale a dire che piante, prati, il verde insomma, sono caratteristiche distintive imprescindibili a meno di non impiegare il termine in altre accezioni (tipo “parco eolico”, “parco giochi”).

Ma la Giunta comunale, evidentemente, usa la lingua italiana in forma più creativa.

Così, ad esempio, a Lido di Savio ha battezzato col termine “Parco Marittimo” la distruzione di un bellissimo viale alberato, viale Romagna. L’abbattimento di 50 pini in salute di oltre 50 anni di vita, infatti, secondo la Giunta a trazione PD & soci, è requisito indispensabile perché sorga un parco. Chissà, forse gli assessori alla deforestazione Gallonetto e ai capri espiatori Del Conte devono aver pensato che l’aggettivo “marittimo” consenta di piegare il termine “parco” in qualunque direzione. Ringraziamo ancora una volta le cittadine e i cittadini che invece non si piegano e stanno resistendo a questo scempio e, in particolare, i 71 firmatari del ricorso presentato al Giudice per fermare lo scempio (con l’ausilio di Italia Nostra e WWF). Nonostante siano stati addirittura sanzionati con 3mila euro da pagare da parte del Giudice, hanno presentato reclamo contro l’Ordinanza per ottenere quello che in altre città più civili della nostra, Torino ad esempio, è normale. Un parco è un parco e l’abbattimento di alberi va esattamente nella direzione opposta a quella di preservare e salvaguardare il verde, urbano o extraurbano che sia.

Un altro esempio conferma l’uso “allegro” della lingua da parte piddina. È stato infatti inaugurato proprio il penultimo giorno dello scorso anno quello che è stato chiamato “Parco Francesca da Polenta”. Si tratta di un’area bonificata dagli insediamenti militari della ex Caserma Alighieri che, stando alle dichiarazioni della Giunta, di qui ad un anno diventerà effettivamente un luogo con erba ed alberature, un parco appunto. Oggi no. Oggi è una distesa di terra, con camminamenti ed impianto di illuminazione. Stop. È lo stesso comunicato ufficiale del Comune ad ammetterlo: “Rimane da completare l’allestimento dell’area verde”. Senza, però, è un’area che, da asfaltata, positivamente, è stata, come viene scritto, “desigillata”. Ma non per questo la si può contrabbandare per un “parco” che, se tutto va bene, impiegherà almeno un altro anno per riuscire ad intravvedersi. A cosa si deve allora l’inaugurazione di un parco che non c’è?

Va ricordato che il primo annuncio del parco al posto della caserma era stato dato da de Pascale nel 2018 con la promessa che “i lavori cominceranno fra la fine del 2019 e l’inizio del 2020”. Poi però l’inizio dei lavori era slittato a gennaio 2021 ma l’allora Sindaco se ne era uscito lo stesso con una bella promessa elettorale: “In estate sarà il quarto grande parco della città”. Estate 2021, così da poter vantare il risultato alle successive elezioni. Niente da fare. L’estate 2021 slitta all’estate 2022, poi all’autunno, poi a fine 2023. Fino a che, nel luglio 2024, arrivava l’ultima promessa dell’assessora ai capri espiatori: “Ora tutto è ripartito e il parco dell’ex Caserma Dante Alighieri in via Port’Aurea potrebbe essere aperto entro il 2024”.

A questo si deve l’inaugurazione del parco che non c’è del 30 dicembre 2024. E fa ridere, per non piangere, chi l’ha intervistata in mezzo al nulla domandandole, letteralmente, “come è riuscita a mantenere la promessa di aprire il parco entro il 2024”. Così come fa ridere, per non piangere, il candidato sindaco del pd Barattoni che, in un colpo solo, promette di fare di Ravenna “la città degli alberi” dando “continuità all’operato della Giunta ex de Pascale”. Cioè quella che sta distruggendo il viale alberato di Lido di Savio ed abbattendo pini dovunque può. 

Come Ravenna in Comune crediamo che la cittadinanza meriti di avere un “parco” quando si promette un “parco”. E la stessa cosa vale per tante altre promesse. Ma dal “consumo di suolo zero” tradotto in “cemento a tutto spiano“, alla “sanità pubblica” tradotta in “più soldi alle cliniche private“, il PD & i suoi satelliti continuano a prenderci in giro. Sarebbe bene prendessero lezioni. Confidiamo che alle prossime elezioni gliene vengano date a sufficienza.

[nell’immagine: l’assessora ai capri espiatori Del Conte all’inaugurazione del parco che non c’è]

#RavennainComune #Ravenna #parco

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ravenna notizie

Ravenna. Aperto al pubblico il Parco Francesca da Polenta nell’ex caserma Alighieri. A breve l’erba e gli alberi, in futuro un auditorium per la musica

Fonte: Ravenna Notizie del 30 dicembre 2024

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