SALVIAMO GLI ALBERI: 30-11 H.16 PIAZZA A. COSTA

Continua l’emergenza aria: il quantitativo di particolato (cosiddette polveri sottili) è tale da aver indotto le autorità a mantenere in essere le misure individuate per questi casi dalla Regione già in vigore da metà settimana. Si continuerà almeno sino a lunedì prossimo, benché si tratti di misure sostanzialmente inutili, come noto. Solo una modifica delle condizioni meteo potrebbe comportare una variazione in una situazione di pericolosità tanto elevata quanto trascurata. Come avevamo predetto è stato già raggiunto il limite massimo di sforamenti consentito in un anno (35), registrati dalla stazione di Via Zalamella a Ravenna ogni volta che il livello di PM10 supera il valore medio di 50 µg/m3 su base giornaliera. Ricordiamo che, nonostante la ancora maggiore pericolosità, non esiste un analogo limite per il PM2,5 (neanche monitorato dalla stazione di Via Zalamella). E in porto è anche peggio: siamo a 62 sforamenti! L’emergenza non viene però veicolata come tale né dalle Istituzioni né dagli organi di informazione. Viene trattata come una notizia fra le tante, benché l’Italia sia il primo paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico con circa 80mila decessi ogni anno.

Il rapporto tra PM10, PM2,5 e malattie respiratorie, tumori delle vie aeree inclusi, è strettissimo. Basta tener dietro alle statistiche Istat per accorgersi che nella sola provincia di Ravenna le malattie respiratorie sono in aumento. Nel 2021 sono morte 297 a Ravenna per tumori delle vie respiratorie. Altre 431 morti erano state comunque attribuite a malattie del sistema respiratorio.

Se la pioggia fa la sua parte nell’abbattimento delle polveri sottili, un altro importante fattore è costituito dalle cortine vegetali che agiscono come veri e propri filtri biologici, rimuovendo dall’aria il particolato, l’ozono e altri composti gassosi presenti nell’atmosfera delle città. Inoltre, le piante, tramite la fotosintesi, fissano la CO2 sotto forma di carbonio organico. Gli alberi, insomma, oltre a contrastare le cosiddette isole di calore danno un contributo essenziale per il contenimento di una delle fonti di inquinamento più pericolose e per combattere l’emergenza climatica.

Quello che scriviamo qui ed abbiamo scritto altre volte non è certo un segreto. L’Amministrazione de Pascale ne è perfettamente consapevole ma agisce in senso contrario a quanto dichiara. Oltre a non aver fatto assolutamente nulla di quanto avrebbe dovuto implementare dalla dichiarazione di emergenza climatica, deliberata dal Consiglio Comunale nel 2019 su richiesta dello stesso de Pascale, trova ogni occasione buona per eliminare gli alberi dal tessuto cittadino. Il piddino de Pascale ha esplicitato il proprio odio verso i pini dicendo che «Il pino non è idoneo all’ambito urbano. Bisognerà arrivare alla loro sostituzione, non ripiantandoli quando vengono rimossi». E l’assessore Gallonetto al “verde pubblico e riforestazione” (dei 5stelle) coltiva gli stessi pessimi propositi: «Io intervengo con l’abbattimento» ha recentemente ribadito.

Oggi pomeriggio, 30 novembre, in piazza Andrea Costa, a Ravenna, dalle 16 alle 17, si terrà un nuovo presidio per la tutela degli alberi. Lunedì è attesa la decisione del giudice a cui si è rivolto un numeroso gruppo di cittadine e cittadini che hanno presentato un ricorso per fermare l’abbattimento delle piante disposto dal Comune di Ravenna a Lido di Savio nell’ambito di un progetto dall’assurdo nome di Parco Marittimo. Come già avvenuto in occasione dello scorso presidio presso il tribunale di Ravenna, «Ravenna in Comune invita ad intervenire quante e quanti condividono l’idea che gli alberi si debbano abbattere solo in situazioni estreme e non siano sostituibili come fossero fittoni in pietra. Non lasciamo sole e soli coloro che mettendosi in gioco in prima persona stanno compiendo un gesto rilevante per il futuro della nostra comunità». Chiediamo la massima partecipazione.

[nella foto: una manifestazione per salvare gli alberi a Lido di Savio]

#RavennainComune #Ravenna #salviamoglialberi

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Sabato 30 novembre, presidio in centro a Ravenna, per salvare i pini di Lido di Savio

In attesa della decisione del giudice, è in programma un presidio il 30 novembre in piazzetta Costa a Ravenna

Fonte: Risveglio 2000 del 28 novembre 2024 

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