Ieri pomeriggio si è avuta risposta all’interrogazione che abbiamo presentato come Ravenna in Comune (Massimo Manzoli) assieme ai consiglieri del Gruppo Misto (Marco Maiolini ed Emanuele Panizza) e che di seguito riportiamo per pronto riferimento.
«Premesso che nell’area di via Antica milizia, con il piano attuativo (R30) verranno edificate medio-grandi strutture fino a 2500 mq di area commerciale alimentare, e altri 2500 di area sempre commerciale, ma non alimentare, e che da quanto emerso su alcuni organi di stampa quest’area potrebbe risultare di forte valenza archeologica, e memori di ciò che è avvenuto in piazza Kennedy con la definitiva tombatura della chiesa di S.Agnese, dopo il ritrovamento con la dispersione delle tombe della necropoli nell’area Lidl di Ponte Nuovo, la definitiva cementificazione del più ricco cimitero ravennate, in viale Europa ex area “Francia” come da relazioni di scavo, nonché dall’elenco dei monili rinvenuti, dalle dott.sse Manzelli Valentina e Montevecchi Giovanna, e la distruzione delle mura romane di Ravenna, per la creazione del sottopasso della stazione, chiediamo al Sindaco e alla Giunta:
– se abbiano intenzione di richiedere un blocco urgente dei lavori, affinché la soprintendenza possa rapidamente iniziare ad indagare su quanto indicato dalla dottoressa Maria Grazia Maioli, e da Giusti Marina del comitato Averavenna alla stampa,
– e se abbiano anche intenzione di individuare fondi nazionali e/o europei per avviare approfonditi scavi nella suddetta zona, ed evitare la definitiva tombatura, come succede con quasi ogni ritrovamento archeologico emergente, o emerso in città».
L’assessora Del Conte ha risposto al primo quesito specificando che l’attuazione del PUA per la realizzazione del centro commerciale richiede il rilascio di un permesso a costruire che ad oggi non è stato ancora richiesto da Conad. Pertanto, ovviamente, non può prevedersi alcun blocco di lavori che, non solo non sono iniziati, ma non sono nemmeno in procinto di avviarsi. Detto questo ha anche aggiunto che sarà compito della Soprintendenza, cui Conad è tenuta a chiedere autorizzazione, impartire eventuali prescrizioni e condizioni.
Relativamente al finanziamento tramite fondi pubblici nazionali e/o comunitari di scavi archeologici nell’area, l’assessora ha opposto l’impossibilità stante la proprietà privata del terreno e l’assenza di vincoli ad oggi gravanti sullo stesso.
In replica Massimo Manzoli, ha ovviamente preso atto di quanto emerso solo grazie all’interrogazione, ossia che nessun lavoro è in procinto di partire e che, comunque, prima dell’avvio occorrerà espressione da parte dell’organo competente alla tutela: se non c’è un permesso a costruire non può neanche esserci una richiesta di blocco dei lavori. Dunque tutto verte sulla soprintendenza e sull’autorizzazione che dovrà essere richiesta e rilasciata da quest’ultima. A tale proposito ha poi rilevato come si continui nei lavori delle commissioni a far rinvio alle autonome prese di posizione della soprintendenza o di altri enti per poi scoprire all’ultimo momento che da tali posizioni si può prescindere. Come per la carta delle potenzialità archeologiche.
In quanto all’impossibilità di accedere a finanziamenti per scavi in assenza di vincoli posti, Massimo Manzoli ha rilevato che in questo caso abbiamo l’individuazione di possibili presenze archeologiche a fronte di rilievi aerei. Si tratta di una “fonte certa” o comunque “sufficientemente attendibile” già utilizzata in regione. E sempre in regione (con motivazioni diverse) altre amministrazioni a guida dello stesso partito di maggioranza a Ravenna sono riuscite a “bloccare” progetti molto più importanti di questo, a riprova del fatto che se c’è la volontà politica è indubbio che si possa poi individuare lo strumento più opportuno per procedere.
La reiterata affermazione, in ogni occasione, da parte della maggioranza che “non è possibile, non è possibile, non è possibile” per evitare di dire che non lo si vuol fare è diventata qualcosa di inaccettabile! Comunque sull’autorizzazione della soprintendenza torneremo a seguito di accertamenti quando verrà chiesta e ottenuta. Ricordiamo con l’occasione che in altra sede Conad ha annunciato di voler avviare il cantiere entro la primavera prossima per arrivare all’inaugurazione a Pasqua 2022.
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Conad cala un poker da 40 milioni di euro per crescere di 5mila mq in due anni
Sorgente: Il Conad di Via Antica Milizia