IO VOGLIO SCEGLIERE

In occasione delle ultime elezioni europee, la metà del corpo elettorale iscritto ai seggi ravennati non si è presentato al voto. Da qui si deve partire per l’avvio di un’azione politica di ripristino della sovranità popolare, attraverso la restituzione al popolo dei diritti costituzionali che la partitocrazia italiana della c. d. seconda Repubblica ha fino ad oggi negato. E la cui negazione alimenta quella disaffezione alla partecipazione che la stessa partitocrazia caldeggia: meno partecipazione c’è e più le decisioni saranno sotto controllo dei poteri forti, a Ravenna come a Bologna e a Roma.

Sabato 13 luglio si è tenuta a Ravenna la conferenza stampa di presentazione del Comitato Promotore “Io voglio scegliere” che, attraverso una proposta di legge e 4 quesiti referendari, intende restituire ad elettrici ed elettori il diritto di scelta della propria rappresentanza. Il comitato è costituito da cittadine e cittadini di varia estrazione sociale, formazione culturale, orientamento politico che attraverso la partecipazione popolare vogliono rendere nuovamente rappresentativo quello che oggi è un Parlamento di nominati dagli apparati di partito. È dal famigerato Porcellum di Calderoli che successive norme elettorali, nonostante le pronunce della Corte Costituzionale, limitano quando non impediscono totalmente la possibilità che la cittadinanza determini attraverso il voto la rappresentanza parlamentare che una ristretta oligarchia di leader di partiti si è invece riservata.

Il Parlamento non è più espressione della sovranità del popolo, ma uno strumento nelle mani di quelle oligarchie politiche che lo controllano attraverso marionette indifferenti rispetto alle problematiche quotidiane dei cittadini e dei territori che dovrebbero rappresentare. Se a questo si aggiunge l’eccesso della decretazione d’urgenza e delle questioni di fiducia, quello che si è ottenuto è una sorta di monocameralismo di fatto a vantaggio del potere esecutivo che ha stravolto l’assetto costituzionale incentrato sul parlamento già prima di quel cosiddetto “premierato” che la Meloni cerca di introdurre.

Il disegno di legge d’iniziativa popolare (LIP) si propone di inserire nell’attuale legge elettorale, e specificatamente nella quota dei 5/8 riservata alle liste dei collegi plurinominali di Camera e Senato, la possibilità di esprimere due preferenze di genere diverso, così dando attuazione ai principi irrinunciabili della Democrazia Rappresentativa, che costituiscono l’essenza dell’istituzione Parlamentare.

Questi invece, in sintesi, i quesiti referendari:

Abolizione del voto congiunto obbligatorio: consente di eleggere direttamente i candidati nei collegi uninominali che, quindi, non sarebbero imposti dalle segreterie di partito; oggi, infatti, il candidato uninominale è eletto grazie ai voti dati alle liste collegate. Inoltre, si abolisce la ripartizione sulle liste plurinominali del voto dato al solo candidato uninominale e viceversa. Oggi, il voto non è libero, non è diretto e non è uguale.

Abolizione delle soglie di sbarramento: per ridurre la dispersione di voti e garantire maggiore pluralismo; alle ultime elezioni, circa 4 milioni di voti validi non hanno partecipato alla ripartizione dei seggi.

Abolizione di ogni privilegio nella raccolta delle firme per la presentazione dei candidati: tutte le liste saranno alla partenza in condizione di parità nella competizione elettorale; l’ingiusto privilegio concesso sinora ai partiti già presenti in Parlamento mette in condizioni di svantaggio chi vorrebbe entrare in Parlamento.

Abolizione delle pluricandidature: riduce il potere degli apparati di partito nel predeterminare la composizione del Parlamento e favorisce la presentazione di candidati che siano espressione del proprio collegio naturale.

La raccolta delle firme si svolge il mercoledì ed il sabato ai banchetti del mercato di via Sighinolfi, lato via Berlinguer. Per ogni informazione è possibile rivolgersi via WhatsApp al 3209205619.

Ravenna in Comune condivide l’intento ed il contenuto dell’iniziativa ed invita quante e quanti hanno a cuore la partecipazione democratica a sostenere la democrazia apponendo la propria firma ai banchetti o presso gli uffici del Comune di residenza o online al sito https://www.iovoglioscegliere.it

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La raccolta firme: togliere potere ai partiti per darne ai cittadini

Fonte: Il Resto del Carlino del 14 luglio 2024

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