MAI PIU’ LA BANDIERA DI ISRAELE – COSE FUORI DAL COMUNE

Nonostante una vergognosa noncuranza da parte della stampa, italiana in particolare, ieri è pervenuta una storica affermazione del diritto internazionale riguardo la Palestina. Non si tratta di una sorpresa, certo, scoprire che tutto quanto Israele compie a Gaza, Gerusalemme est e Cisgiordania è completamente illegale. Peraltro viene violato il diritto internazionale all’interno degli stessi confini di quella parte di Palestina che le Nazioni Unite hanno assegnato agli israeliani. Tuttavia è di importanza epocale la decisione della Corte Internazionale di Giustizia, il tribunale di più alto livello stabilito dalla comunità umana, secondo cui, appunto l’occupazione da parte di Israele viola i più elementari principi stabiliti dall’umanità. Pertanto le Nazioni Unite, in particolare il Consiglio di Sicurezza e l’Assemblea Generale, non hanno altra scelta che agire per far cessare l’occupazione militare a Gaza, Gerusalemme est e Cisgiordania.

Israele sta cacciando con la forza i palestinesi dalle loro terre, sfrutta le loro fonti d’acqua, sta annettendosi “con la forza” quelle stesse terre e sta violando il diritto dei palestinesi alla “autodeterminazione”. La Sentenza della Corte è stata emessa in risposta ad una richiesta dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite formulata nel 2022 per chiarire le implicazioni legali dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi.

Quando è stata formulata la domanda non era ancora iniziata l’operazione Spade di Ferro, per cui non erano ancora state emanate dalla Corte nei confronti di Israele le misure per fermare le pratiche genocidarie a Gaza. Né era stato ancora richiesto il mandato di arresto da parte del procuratore generale della Corte Penale Internazionale nei confronti del Primo Ministro e del Ministro della Difesa israeliani per i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità di cui si sono resi responsabili nella Striscia di Gaza.

Nonostante, come detto, la stampa “libera” faccia di tutto per occultarle arrivano talmente tante notizie dei massacri, violenze efferate, gesti di sadismo, tortura, distruzioni, propagazione di malattia, omicidi mirati nei confronti di categorie umane più fragili o maggiormente tutelate, razzismo senza vergogna, criminalità diffusa compiuti dall’Esercito Israeliano e dai cosiddetti coloni nei confronti della popolazione palestinese da rendere impossibile attenuare il sentimento dell’opinione pubblica mondiale verso tutto ciò.

Si avvicina il momento in cui persino i partiti del potere politico italiano, unanimemente a fianco di Israele, non riusciranno più a difendere l’invio di armi, la continuazione di collaborazioni, la stipula di affari, senza essere chiamati uno per uno sul banco degli imputati per la loro complicità nelle nefandezze sioniste. Già ora, dopo le pronunce di un diritto internazionale finalmente risvegliato dal suo torpore, le violazioni della nostra Costituzione sono indigeribili. Come può essere onorato in Italia un mandato di cattura spiccato contro un palestinese dall’oppressione israeliana considerata inaccettabile dal diritto internazionale? Come si può dimenticare che lo stesso diritto internazionale riconosce la legittimità della resistenza anche armata contro le violazioni del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese? Come si fa a trascurare l’essenziale prescrittività dell’articolo 11 della nostra Carta che vieta di sostenere la macchina da guerra israeliana e impone il rispetto delle prescrizioni adottate dalle Nazioni Unite?

La diffusione di notizie false da parte della propaganda israeliana insediata nelle redazioni giornalistiche italiane è pervasiva. Eppure la montagna di iniquità commesse da Israele è talmente enorme da riuscire a filtrare, attraverso mille rivoli, fino alle coscienze più sensibili. È a questo punto che gli stati, come quello italiano, complici dell’apartheid sionista usano la repressione. Non basterà. Si avvicina il giorno in cui così come è stato travolto l’apartheid sudafricano lo stesso avverrà per quello sionista. Pochi giorni fa, il 18 luglio, si è celebrato il 106esimo anniversario della nascita di Madiba, Nelson Mandela. Il 4 dicembre 1997 Mandela ricordava: «Noi sappiamo che la nostra libertà è incompleta senza la libertà dei palestinesi». Non sappiamo se come Italiane e Italiani possiamo ancora dirci un popolo libero. Se sì, anche per noi, deve comunque valere lo stesso. Nessuna bandiera di Israele dovrà mai più sventolare in Piazza del Popolo sino a quel momento.

#RavennainComune #Ravenna #Israele #apartheid #Palestina

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Palestinians urge world to end Israel’s illegal occupation after ICJ ruling

Fonte: Al Jazeera del 19 luglio 2024

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